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Assunzioni in lieve calo. Il turismo cresce ma poco. Giù il manifatturiero


Cala il comparto manifatturiero, tengono edilizia e servizi, ma il turismo rallenta. Nel trimestre aprile-giugno 2025 si prevede un lieve calo della domanda di lavoro da parte delle imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, rispetto allo stesso periodo del 2024. La flessione è riconducibile perlopiù al settore industriale, con previsioni di assunzione in calo in tutte e tre le province, segno di una crisi che coinvolge soprattutto – ma non solo – comparti come la moda. Tiene invece il settore costruzioni, in sostanziale stabilità. Un andamento che appare legato all’ingresso nella fase più intensa dei cantieri legati al PNRR, mentre si esauriscono via via gli effetti degli incentivi per l’edilizia privata. I servizi, nel complesso, registrano un andamento positivo, ma il comparto turistico dà segnali di difficoltà, ad eccezione della provincia di Pisa, che mantiene dinamiche migliori. Permane su livelli elevati il divario tra domanda e offerta di lavoro, elemento che continua a indicare criticità strutturali. Questi i dati che emergono dall’analisi Excelsior sul trimestre aprile-giugno 2025, raccolti su un campione di oltre 2.500 imprese con dipendenti delle tre province, nell’ambito dell’indagine realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed elaborata dall’Istituto Studi e Ricerche (ISR) insieme alla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. “I dati di questo trimestre ci preoccupano, in particolare per quanto riguarda il settore industriale, che continua a mostrare segnali di debolezza in tutte e tre le province del nostro territorio. – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – Il calo della domanda di lavoro è evidente, soprattutto in comparti già in sofferenza come quello della moda, penalizzati da una crisi di domanda e da scenari internazionali incerti, con il rischio concreto di nuovi dazi e restrizioni commerciali. Anche il turismo, seppur con dinamiche differenziate a livello provinciale, mostra una flessione che non va sottovalutata. In questo contesto, continuiiamo a lavorare per supportare le imprese, promuovendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e accompagnando i processi di innovazione e internazionalizzazione, attraverso contributi a fondo perduto e iniziative mirate di orientamento e formazione”. In provincia di Pisa, le assunzioni previste per il trimestre aprile-giugno 2025 scendono sotto quota 10mila, un – 2% rispetto allo stesso periodo del 2024 (-160 unità). Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro resta elevato, con difficoltà di reperimento indicate nel 50% dei casi. L’esperienza pregressa è richiesta nel 41% delle assunzioni. I profili più richiesti sono con qualifica o diploma professionale (39%), diplomati di scuola secondaria (26%) e laureati (10%). Per il 23% delle posizioni basta la scuola dell’obbligo, mentre il titolo ITS è richiesto nel 2% dei casi. Forte contrazione della domanda nel manifatturiero (-17%, pari a -400 unità),legata alle difficoltà del comparto moda, con previsioni di assunzione che si fermano a 1.990 unità. Lieve crescita nei servizi (+3%, +190 unità) così come le costruzioni (+5%). Tra i servizi cresce del 6% la domanda di lavoro nel turismo.

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