Il ministero ha pubblicato una lista di 12 FAQ che rispondono ai dubbi più frequenti sollevati dagli operatori economici negli ultimi mesi sull’obbligo di assicurarsi contro i rischi catastrofali
Con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore dell’obbligo per le imprese di stipulare polizze catastrofali, ossia assicurazioni contro i danni da eventi come alluvioni, inondazioni, frane, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato una serie di FAQ per chiarire i principali dubbi.
Le FAQ del MIMIT sulle polizze catastrofali definiscono:
- cosa copre l’assicurazione,
- quali imprese sono obbligate,
- come comportarsi nel caso di beni in affitto o in leasing,
- cosa succede in presenza di abusi edilizi,
- come l’obbligo incide sull’accesso agli incentivi pubblici.
Un chiarimento essenziale per le imprese che devono mettersi in regola – e che in questi mesi di incertezza normativa hanno dovuto navigare a vista – con una misura pensata per rafforzare la resilienza del tessuto produttivo di fronte alla maggiore frequenza degli eventi climatici estremi.
Perché è stato introdotto l’obbligo di assicurazione contro i danni da eventi catastrofali
L’obbligo assicurativo nasce nell’ambito della Legge di Bilancio 2024, che ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese italiane di dotarsi di una polizza contro i danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali. L’obiettivo è duplice. Da un lato, rendere il sistema economico più resiliente agli impatti del cambiamento climatico. Dall’altro, ridurre la pressione sulle finanze pubbliche in caso di disastri.
La norma, tuttavia, ha generato diversi dubbi applicativi, legati alla varietà di forme giuridiche delle imprese, alla natura dei beni impiegati e alle situazioni particolari (come l’uso di beni in affitto o in leasing). A fronte delle richieste di chiarimento, il MIMIT ha pubblicato le FAQ con le prime risposte ufficiali.
Le nuove scadenze dell’obbligo assicurazione rischio clima per le imprese
L’obbligo entrerà pienamente in vigore dopo il termine di adeguamento previsto dal decreto-legge 31 marzo 2025, n. 39, che ha rinviato i tempi originariamente fissati.
Ricordiamo le nuove scadenze per l’obbligo di polizze catastrofali per le imprese:
- Grandi imprese: obbligo dal 31 marzo 2025 (ma c’è una finestra transitoria fino al 30 giugno 2025).
- Medie imprese: obbligo dal 1° ottobre 2025.
- Micro e piccole imprese: obbligo dal 31 dicembre 2025.
Aspetto fondamentale: da quando scatta formalmente l’obbligo di assicurazione rischio clima per le imprese, il mancato rispetto potrebbe precludere l’accesso a contributi e incentivi pubblici.
Le FAQ del MIMIT in sintesi: cosa devono sapere le imprese
Il ministero ha pubblicato una lista di 12 FAQ che rispondono ai dubbi più frequenti sollevati dagli operatori economici negli ultimi mesi.
Vediamo punto per punto quali sono i dubbi discussi e quali sono i chiarimenti forniti dal MIMIT.
1. Se un’impresa usa beni in affitto o leasing, deve comunque assicurarsi?
Sì. L’obbligo riguarda tutti i beni usati per l’attività d’impresa, anche se non sono di proprietà, purché non siano già coperti da un’assicurazione simile stipulata da chi li possiede.
2. I beni con abusi edilizi vanno assicurati?
No. I beni immobili costruiti abusivamente o senza autorizzazioni non possono essere coperti da polizze catastrofali.
3. E i beni immobili ancora in costruzione?
Nemmeno questi rientrano nell’obbligo, perché non sono ancora considerati beni “utilizzati” nell’attività.
4. Si può aderire a una polizza collettiva?
Sì. Le imprese possono anche aderire a una polizza collettiva, per esempio attraverso associazioni di categoria.
5. Quali imprese sono obbligate ad assicurarsi?
Tutte le imprese con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione in Italia devono assicurarsi. L’unica eccezione riguarda le imprese agricole.
6. Cosa succede se l’impresa ha già una polizza?
In quel caso, è sufficiente adeguare la polizza esistente alla prima scadenza utile.
7. Uno studio legale o professionale è soggetto all’obbligo?
Solo se è iscritto nel Registro delle imprese. L’obbligo dipende dall’iscrizione, non dal tipo di attività.
8. E chi lavora da casa?
L’obbligo vale solo per la parte dell’immobile effettivamente utilizzata per l’attività imprenditoriale.
9. Se l’impresa non usa beni come immobili, impianti o macchinari, è comunque obbligata?
No. Se non si usano i beni che rientrano nell’obbligo assicurativo, non c’è l’obbligo di stipulare la polizza.
10. I veicoli aziendali devono essere assicurati con questa nuova polizza?
No. I veicoli registrati al PRA non sono inclusi tra i beni da assicurare.
11. Il mancato rispetto dell’obbligo incide sull’accesso agli incentivi pubblici?
Sì, ma non automaticamente. Ogni amministrazione dovrà decidere come applicare questa regola alle proprie misure di sostegno.
12. L’esclusione dagli incentivi pubblici vale anche per quelli già ricevuti?
No. L’effetto vale solo per le domande presentate dopo che la norma sarà recepita nei singoli regolamenti degli incentivi.
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