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la visione strategica di Juniper Research


Il settore delle telecomunicazioni, pronto ad affrontare l’era del 6G, si trova di fronte a una svolta cruciale. Mentre il 5G ha promesso rivoluzioni tecnologiche, molte delle sue applicazioni più pubblicizzate, come la realtà aumentata e la chirurgia remota, non hanno generato i ritorni economici sperati.

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Secondo Sam Barker, VP of Telecoms Market Research di Juniper Research, è essenziale che il 6G non ripeta gli stessi errori. In una recente analisi, Barker afferma: “Gli operatori, i gruppi industriali e gli enti normativi che lavorano sul 6G devono andare oltre i ‘casi d’uso commercializzabili’ e invece dare priorità ai settori che genereranno effettivamente entrate” .​

Lezioni dal 5G: un monito per il futuro

Durante lo sviluppo del 5G, l’attenzione si è concentrata su applicazioni spettacolari ma spesso poco redditizie. La realtà aumentata, ad esempio, ha visto una limitata adozione a causa della scarsa disponibilità di hardware e della riluttanza degli utenti a pagare di più per la connettività. Anche la chirurgia remota, nonostante l’entusiasmo iniziale, non ha portato significativi ritorni economici per gli operatori. Barker sottolinea: “Il problema principale? I consumatori non vogliono pagare di più per i servizi mobili” .​

Un 6G modulare e orientato ai servizi

Per evitare di ripetere gli errori del passato, Juniper Research propone un approccio modulare per il 6G, focalizzato sulle esigenze delle imprese. Questo significa sviluppare reti che siano nativamente basate su intelligenza artificiale e cloud, permettendo alle aziende di adattare rapidamente le loro capacità di rete e ridurre i costi per gli operatori di livello 1. Barker evidenzia l’importanza di un’architettura basata sui servizi, già parte degli standard 5G, che nel 6G deve diventare centrale, abilitando un framework modulare e guidato da Api che supporti una più ampia adozione da parte delle imprese.

Monetizzazione flessibile e focus sulle Pmi

Un altro aspetto cruciale è la necessità di modelli di monetizzazione più flessibili. Invece di vincolare le imprese a tradizionali abbonamenti mensili, gli operatori dovrebbero offrire accesso flessibile e ad hoc ai servizi di rete. Questo approccio è particolarmente rilevante per le piccole e medie imprese (Pmi), che spesso mancano delle competenze interne per implementare servizi cellulari. Sebbene la spesa individuale possa essere inferiore, il volume complessivo rappresenta un’opportunità significativa.

Verso una nuova metrica: superare l’Arpu

Con l’aumento delle entrate previste dal settore enterprise, la metrica tradizionale dell’Arpu (Average Revenue Per User) sta perdendo rilevanza. Juniper Research raccomanda agli operatori di riportare separatamente le entrate medie per i segmenti consumer e enterprise, riflettendo meglio le diverse dinamiche di mercato.

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Tempistiche e prospettive future nell’era 6G

La standardizzazione del 6G è ufficialmente iniziata nel 2024, con l’Itu che lo ha designato come Imt-2030. Si prevede che la disponibilità commerciale inizierà nei primi anni ’30, con le prime implementazioni entro i prossimi cinque anni. Juniper Research prevede che ci saranno 290 milioni di connessioni globali entro il 2030, l’anno successivo al lancio previsto nel 2029.

Conclusione: un’opportunità da non perdere



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