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Regione: seconda variazione Bilancio 2025-2027, la manovra al voto


L’intervento illustrativo del presidente della commissione Affari istituzionali, programmazione e bilancio, Giacomo Bugliani (Pd), sui provvedimenti di natura finanziaria e programmatoria. Il dibattito in Aula

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Comunicato stampa n. 0420 – 0422 – 0424 – 0425 – 0426

di

Firenze – La seconda variazione al Bilancio di previsione 2025-2027 (approvato a dicembre scorso) e la relativa integrazione alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Defr) 2025, arrivati al vaglio dell’Aula del Consiglio regionale, sono stati illustrati questa mattina dal presidente della commissione Affari istituzionali, programmazione e bilancio, Giacomo Bugliani (Pd).

La manovra prevede una variazione di entrata e di spesa di oltre 6 milioni di euro per il 2025, oltre 13 milioni di euro per il 2026 e quasi 9 milioni di euro per il 2027. Bugliani ha evidenziato come “uno degli aspetti centrali dell’atto riguarda le misure urgenti poste in essere dalla Regione Toscana a sostegno dei territori colpiti dagli eventi emergenziali del 14 e 15 marzo scorso”, che prevedono uno stanziamento complessivo di 8 milioni di euro per il 2025, di cui 5 milioni destinati a contributi forfettari alle famiglie (3mila euro per ogni nucleo familiare) e 3 milioni alle imprese e agli enti del terzo settore. “Altro aspetto centrale di questa variazione – ha proseguito Bugliani – riguarda il sistema moda: si prevede infatti per il 2025 uno stanziamento di 39,44 milioni per la costituzione di un fondo strategico a sostegno delle micro, piccole e medie imprese del comparto per favorire ricerca, sviluppo e industrializzazione dei processi di innovazione”.

Tra le misure più significative il presidente della Commissione Bilancio ha evidenziato l’integrazione delle risorse in ambito culturale (quasi 11 milioni sull’annualità 2025) e per il settore del sistema neve della Toscana per 1 milione di euro, a cui si collega il contributo straordinario di 1 milione e mezzo di euro al Comune di Abetone Cutigliano per la realizzazione di opere urgenti di revisione degli impianti di risalita di proprietà comunali. Previste ancora risorse per proseguire gli interventi per fronteggiare le criticità in atto nella Laguna di Orbetello, che ammontano a 300mila euro sull’annualità 2025. A questi si aggiungono 180mila euro per il rifinanziamento della misura di sostegno alle attività economiche che hanno subito danni a seguito dello shock ambientale dell’agosto 2024.

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Sempre sul fronte della spesa, sono 600mila euro i fondi per le politiche agricole e la gestione faunistica del territorio e mezzo milione di euro quelli destinati agli enti locali per interventi urgenti in materia di edilizia scolastica.

“La copertura della manovra – ha chiarito Bugliani – è garantita dal ricorso all’autorizzazione all’indebitamento che supera i 10 milioni di euro nell’annualità 2025. C’è poi un recupero di risorse libere che la Regione ricava dal cofinanziamento alla programmazione comunitaria per quasi 8 milioni e mezzo. Infine, sono utilizzati accantonamenti dei fondi di riserva per quasi 16 milioni di euro”.

Nel suo intervento Bugliani ha citato anche una serie di interventi di carattere specifico che operano in undici settori. Tra questi si ricordano la misura che autorizza la sottoscrizione di un aumento del capitale di Firenze Fiera per 6 milioni e mezzo di euro. “Si tratta di una scelta importante che nasce dalla considerazione del recente rilancio del complesso fieristico – ha spiegato – . Naufragata l’ipotesi della ricerca di un socio privato, si va a rafforzare l’intervento pubblico dell’ente”.

Ancora, si ricordano gli interventi puntuali per la difesa del suolo (stanziamenti per i comuni di Mollazzana (Lucca) e di Podenzana (Massa Carrara) e nell’ambito sociosanitario (risorse per le residenze sanitarie assistite fino a un massimo di 284mila euro ripartite tra i comuni di Castell’Azzara, Sestino e Badia Tedalda). Ancora, l’autorizzazione della sottoscrizione per 7 milioni di euro di quote di fondi immobiliari chiusi per realizzare alloggi sociali. Inoltre, nell’ambito della viabilità, previsto uno stanziamento di 7 milioni di euro per l’asse di penetrazione del porto di Viareggio e la creazione di un collegamento tra la Statale Aurelia e il porto stesso.

 

Il dibattito

Ad aprire il dibattito in Aula sulla seconda variazione al Bilancio di previsione 2025-2027 è stato Maurizio Sguanci (Italia Viva), annunciando un voto “convintamente favorevole”. “Si tratta di una manovra di adeguamento importante – ha esordito – che riguarda tutti i settori strategici, a partire dal sostegno alle realtà colpite dall’alluvione, fino al sistema neve. Ci si occupa inoltre della gestione faunistica del territorio, del settore moda, dell’edilizia scolastica, delle case di comunità e di alloggi sociali”. Sguanci ha poi espresso grande apprezzamento per la scelta di sottoscrivere l’aumento di capitale di Firenze Fiera. “Io non ero entusiasta all’idea che l’ente trovasse un nuovo soggetto partner che potesse determinarne una variazione di indirizzo o cambiare il calendario – ha detto – ed ero convinto che il presidente Becattini e l’assemblea dei soci avrebbero trovato la propria strada. Oggi i dati economici lo hanno confermato: Firenze Fiera è una realtà unica in questo paese e apprezzata a livello internazionale”.

Andrea Ulmi (Gruppo Misto – Merito e Lealtà) ha parlato di un atto in linea con quelli degli anni passati, che incide su quasi tutti i progetti del Defr, chiarendo però che “di fatto si tratta di contributi buttati a pioggia: la regola è ancora il ricorso all’indebitamento e mancano prospettiva e programmazione a lungo termine”. Parlando della sanità ha poi sottolineato come “è inutile ripetere sempre che mancano i soldi del payback o del governo nazionale, perché questo diventa uno scudo al non amministrare in modo efficiente quello che abbiamo”. Ulmi ha poi fatto l’esempio delle liste di attesa “un problema che si potrebbe cercare di risolvere con l’open access” o delle Rsa “i posti che si rendono disponibili non vengono ricollocati nelle liste d’attesa”. “Altro punto interrogativo – ha concluso – è il capitale di Firenze Fiera, che produce più debiti che benefici”.

Riccardo Massimiliano Baldini (Lega) ha incentrato il su intervento sul contributo straordinario fino a 7milioni di euro per la realizzazione del primo lotto dell’asse di penetrazione verso l’area portuale di Viareggio. “Un tema assolutamente strategico per la città, di cui si discute da tanti anni – ha detto – . Essere arrivati a un contributo così importante è un successo e la Lega è favorevole all’individuazione di un tracciato con passaggio a sud dello stadio, interamente carrabile”. Tuttavia, annunciando atti d’indirizzo presentati dalla Lega sul tema, ha ribadito che nel dibattito nelle Commissioni “non si è ben compreso se il tracciato a sud dello stadio sia ormai definito e chiuso, come la Lega auspica, o se invece siano ancora attuabili le soluzioni con utilizzo della viabilità tradizionale a nord dello stadio, come voluto da tanti esponenti del mondo ambientalista e della sinistra radicale. Il tema è infatti rimasto aperto anche nelle interlocuzioni degli uffici”. Un dubbio che, secondo Baldini, emergerebbe anche dall’articolo 22 del Collegato. “Anche se il quadro non è ancora del tutto definito – ha spiegato – rimango assolutamente soddisfatto che vi sia un contributo così importante e mi auguro che il progetto vada in porto con le tempistiche concordate con il Comune di Viareggio e con il passaggio a sud dello stadio. E con una ipotesi di carrabilità dell’intero tracciato, in modo da liberare la darsena da un traffico e che ha comportato tanti incidenti stradali”.

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Giovanni Galli (Lega) ha parlato di alcune scelte sulle quali “sarebbe opportuno avere chiarezza”. In particolare ha citato gli interventi in materia socio-sanitaria. “E’ stato scelto di dare stanziamenti a tre Rsa di proprietà comunale e in Commissione sanità ci è stato detto dal dirigente che è stata una scelta politica e non tecnica. In base a quali criteri sono state scelte tre Rsa quando il problema del settore è molto più importante e sentito?” Nell’ambito degli impianti sportivi Galli ha citato invece i contributi al comune di Cecina e al comune di Collemandina, rispettivamente di 280mila euro e 200mila euro “per concorrere alle spese di progettazione esecutiva”. “Ma quanto costa la piscina?”, ha chiesto.

Infine, il caso del comune di Grosseto, “che riceverà 250mila euro per un edificio da adibire a spogliatoi presso l’impianto sportivo in località Roselle, in concessione fino al 2054 al Grosseto Calcio”. “Il Grosseto Calcio è anche uno sponsor della Fiorentina, con una spesa di 2 milioni e mezzo di euro all’anno – ha detto Galli -. Che avesse proprio bisogno di 250mila euro della Regione mi sembra un po’ strano visto che la concessione non è a scadenza. Un caso in cui si danno soldi a chi bisogno francamente non ne ha”.

Un patchwork variegato senza organicità e privo di indirizzo strategico. Questa in sintesi la seconda variazione di Bilancio per Elisa Tozzi (FdI), che ha sottolineato come, ancora una volta, l’attesa degli emendamenti della Presidenza tenga in ostaggio il Consiglio regionale. Di fronte ad una Toscana fragile, come hanno dimostrato gli eventi alluvionali, “il tema vero è il sostegno agli enti locali e la vera sfida è il Pnrr, non il modo patologico di concepire finanziamenti a portoni, loculi o telescopi”. La consigliera, nel corso dell’intervento, ha affrontato anche le incertezze che caratterizzano il sistema fieristico, gli interventi tardivi nel settore moda, il turismo concepito più come problema che come risorsa, fino alle tracce perdute sui rifiuti e sulla rigenerazione urbana. “La nostra regione ha bisogno di strategie di lungo periodo, di politiche economiche moderne, di una macchina pubblica più snella e trasparente”, ha concluso.

Partendo da una questione di metodo e di merito, il neo portavoce dell’opposizione Alessandro Capecchi, ha affermato che, nonostante alcuni elementi postivi per quanto riguarda la tempistica ed i contenuti dei provvedimenti collegati, “la sostanza è diversa: siamo tutti ad aspettare la portata degli emendamenti del presidente Giani, e ancora una volta è mancata una discussione seria sulla spesa sanitaria, mentre ritroviamo decine di interventi puntuali sulla Toscana diffusa, dove – stranamente – risultano più bisognosi i comuni di centro-sinistra rispetto a quelli di centro-destra, ed il tutto senza alcuna logica di priorità”. E mentre per le situazioni eccezionali di emergenza il consigliere ha affermato di essere d’accordo, come per le zone alluvionate e per la messa in sicurezza idraulica, anche se sul rischio idraulico ci si poteva attendere un intervento più cospicuo, Capecchi si è soffermato sul finanziamento al parcheggio di Fucecchio: “4 milioni per 87 posti; ma poiché si tratta anche di area alluvionata nel 2023, vanno aggiunti ulteriori 2 milioni per la sicurezza idraulica. In totale: 6 milioni per 87 posti auto, quindi 70mila euro a posto. E’ come se regalassimo un garage in piazza della Signoria a Firenze, una cifra completamente al di fuori della grazia di Dio, anche nella logica della Toscana diffusa”.

Per Andrea Vannucci (Pd), che ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato a questa seconda variazione, “stiamo facendo qualcosa di straordinariamente rilevante per la nostra Regione, del resto come nel solco di tutte le precedenti; cerchiamo di essere all’altezza della sfida, guardando alla Toscana nel suo complesso e alle esigenze dei Comuni singoli”. Da qui la soddisfazione espressa per una manovra che mantiene un focus significativo sulla sanità, sul trasporto pubblico, sul sistema moda, sullo sport e sulla cultura, con un’importanza significativa nei confronti di quei comuni che hanno vissuto “eventi al limite del catastrofico”. Un atto, secondo Vannucci, che “qualifica l’azione di questi anni, e ne sottolinea l’attenzione al futuro e al contingente, senza lasciare indietro chi ha subito più di altri”.

“Con franchezza rilevo che in questa variazione ci sono dei passaggi apprezzabili ed altri molto meno”. Così Diego Petrucci (FdI), che tra i contenuti condivisibili ha ricordato in particolare il sostegno al mondo della moda e le risorse in favore del sistema neve; tuttavia quando si vanno a finanziare singole opere, magari per porre erba sintetica in uno specifico campetto di calcio anziché in un altro, “la scelta è fortemente deprecabile”. Come spiegare altrimenti 400mila euro per un campo da gioco e 500mila per i ristori delle imprese agricole colpite da eventi alluvionali?, si è chiesto retoricamente il consigliere. “La Toscana non necessita di interventi arbitrari”, ha puntualizzato, ma ha bisogno di una programmazione seria, non certo dei sistemucci e di iniziative da campagna elettorale peraltro finanziate con risorse pubbliche”.

Una “considerazione puntuale” è arrivata da Cristiano Benucci (Pd): “provengo da un territorio che ha pagato dazio per gli eventi alluvionali, e già il fatto che lei, presidente Giani, insieme all’assessora Monni siate venuti tempestivamente a sostenere i sindaci e i tanti volontari alle prese con l’emergenza, mi è sufficiente per ringraziare, ma vorrei sottolineare anche una questione”, ha continuato, spiegando che gli impianti sportivi di Pontassieve, Pelago e Rufina non hanno la possibilità di accedere a ristori di livello nazionale; da qui questi interventi per dare risposte a quelle comunità. “Restituire normalità ad attività come lo sport è un segnale importante”, ha affermato, ricordando quanto quei territori abbiano contribuito non poco sopportando l’impatto dell’invaso di Bilancino.

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 Marco Casucci (Gruppo Misto), pur riconoscendo come in commissione Bilancio non sia mancato il confronto con il presidente Giani, ed al di là delle singole disposizioni, si è soffermato sulla “sostanziale carenza di una visione chiara e programmatica, con una Giunta che finisce per considerare il Consiglio regionale un mero passa carte”. Ne è la prova che l’Aula sia ancora in attesa di emendamenti, ha sottolineato. E ripercorrendo le varie voci della variazione, a partire da quelle dettate dall’emergenza alle disposizioni che ha definito “spot elettorali nella discrezionalità della Toscana diffusa”, Casucci ha espresso un giudizio nel complesso negativo sulla manovra, per la mancanza di una precisa strategia, ricordando che la Regione è ente di programmazione. E rivolgendosi al presidente Giani: “gli enti locali hanno problemi seri, hanno più bisogno di un presidente di Regione che del primo dei sindaci”, ha concluso.

Di variazione certamente “corposa” ha parlato Elena Meini (Lega), che non solo ha ricordato i 39 milioni di euro per il sistema moda, ma ha anche spiegato che ad oggi non sia del tutto chiaro come queste risorse saranno distribuite. E sul fronte dell’emergenza alluvionale, accanto all’esser favorevoli al sostegno, occorre riflettere su quante risorse ancora non siano state effettivamente utilizzate in relazione alle precedenti alluvioni. Nel corso dell’intervento la consigliera ha fatto riferimento ancora al tema di Firenze Fiera, e al suo piano industriale a tutt’oggi ancora da conoscere, al futuro del sistema unico fieristico regionale e, infine, ai finanziamenti a pioggia, una modalità che non ha funzionato. Solo alcuni dati: dal 2021 ad oggi si contano 249 interventi per oltre 238 milioni e 500 mila euro; opere realizzate solo al 28 per cento, ed il 34 per cento in fase di progettazione. “Se avessimo fatto ricorso ai bandi – ha concluso – avremmo risposto meglio ai cittadini toscani: questa è la differenza tra programmazione e finanziamenti a pioggia”.

“Non so se è un bilancio elettorale, fosse così chiederei di votare Forza Italia, perché questa variazione è piena di tanti interventi da noi richiesti nel corso degli anni”, dice Marco Stella (Forza Italia). “Per primi abbiamo chiesto intervento sul sistema moda; abbiamo chiesto più volte l’intervento per Viareggio, ma penso anche a quello per il Comune di Livorno o al Comune di Marradi. Voteremo questi articoli, siamo orgogliosi di votare quei provvedimenti che avevamo chiesto a gran forza. Non siamo d’accordo, invece – prosegue Stella – su Firenze Fiera. Crediamo sia un errore ricapitalizzare, ho fatto una richiesta di accesso agli atti, non mi convince l’attuale gestione, che abbiamo criticato più volte”. Il consigliere torna sui molti aspetti condivisi: “Sul sistema neve abbiamo fatto una battaglia, con il collega Petrucci, fin dall’inizio: come non rivendicare che grazie al lavoro del centrodestra e di Forza Italia ci sono questi interventi? Rimane aperto il tema dell’aliquota Irpef, non credo che Giani vorrà passare alla storia come il presidente che ha alzato l’aliquota, portandola al 33 per cento. Mi sarei aspettato che a fine legislatura la riportasse al livello in cui l’aveva trovata. Forse ci sarà un’ultima variazione di bilancio: se arriverà una sorpresa, voteremo pure l’abbassamento delle tasse”.

Per il capogruppo del Partito democratico, Vincenzo Ceccarelli, “siamo probabilmente alla penultima variazione di bilancio di questa legislatura”, dice annunciando pieno sostegno e il voto favorevole. “Penso che, come in ogni bilancio e in ogni variazione, ci siano cose maggiormente apprezzabili e altre meno, ma sicuramente sono da sottolineare gli interventi per le criticità e le urgenze: risorse a famiglie e imprese per i danni dell’alluvione, risorse per il sistema moda, così come per la cultura. Da apprezzare – prosegue Ceccarelli – anche gli interventi per dar corpo alla legge sui consorzi industriali, così come è importante l’intervento da 200mila euro per sostenere presenza edicole nelle realtà più deboli, che non sarà risolutivo, ma è un segnale anche per politiche di carattere nazionale”. E poi c’è l’intervento per Firenze Fiera, “che credo sia un altro elemento per cercare di ragionare sulla costituzione del polo fieristico toscano. Così com’è stato importante costituire il polo aeroportuale, dovremo arrivare a una dimensione necessaria per stare nel panorama delle Fiere con competitività. Il Bilancio di Firenze Fiera quest’anno è stato forse il migliore da quando esiste Firenze Fiera”. Gli interventi puntuali, sostiene Ceccarelli, “vanno a intercettare esigenze segnalate dai Comuni, indipendentemente dal colore politico di chi li amministra. Vanno a vantaggio della comunità toscana, secondo modalità condivise dalla minoranza, viste le decine di ordini del giorno con i quali si chiedono interventi”. Alcune avvertenze: “Ho sentito da alcuni interventi che un posto macchina a Fucecchio dovrebbe costare 70mila euro: giusto verificare perché, se è così, qualche riflessione s’impone o ci saranno motivazioni. Così come sarebbe il caso di andare a fare una verifica, per quindici alloggi a Pistoia da complessivi 4milioni di euro, con costi medi passati dai 130mila euro di non molto tempo fa a 260mila euro ad alloggio. Al centrodestra dico: non vi limitate a dare il voto favorevole al singolo intervento, ma all’intero provvedimento. Quanto all’Irpef: chiediamo tutti insieme al ministro Schillaci di farsi carico del ‘payback’, questo potrebbe essere l’elemento per tornare sulla decisione che abbiamo preso per dare la priorità al mantenimento e miglioramento dei servizi”.

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, si è inserito nel “dibattito molto stimolante e costruttivo” per illustrare gli ultimi emendamenti e motivare le decisioni che hanno determinato questi interventi. Dal contributo straordinario all’Unione dei Comuni del Pratomagno, al supporto alla distribuzione della stampa per il “superamento diseguaglianza nelle zone più disagevoli”, conseguente al dibattito avvenuto in commissione Aree interne, come ha spiegato Giani. Poi il “contributo al Comune di Colle Val D’Elsa per la riattivazione del mattatoio comunale”, o anche “la risposta a lettera del sindaco di Massa, Persiani, per il contrasto all’erosione costiera con un metodo nuovo che se funzionerà diventerà importante per la sperimentazione contro l’erosione”, e ancora “l’intervento per il Comune di Lamporecchio, 113mila euro sui giardini storici Rospigliosi. Vengono spostati “dal 2026 al 2025 i 500mila euro nel contesto del sistema-neve: c’è la necessità di provvedere subito, pena il rischio di vedere crollare l’intero sistema”. Il presidente conferma il giudizio positivo sulla “costruttività del dibattito” in corso in Aula: “L’indicazione strategica sulla montagna nasce da una riflessione comune, che questo Consiglio ha avvertito. Occorre comprendere che serve una legge organica per le sei località sciistiche della Toscana, che sono tutte in Comuni da ‘Toscana diffusa’”.

Molta attenzione al sistema delle Fiere, che, secondo Giani, “trova una sua centralità. Quest’anno Firenze Fiera chiude con un utile di 2,4milioni. Se la Regione entra con i 6milioni di capitale sociale non facciamo altro che corrispondere a quel bisogno di innovazione e di sviluppo. Si tratta di creare un sistema fieristico regionale, mettendo insieme Firenze con Arezzo e Carrara – immagino il ‘Pitti oro’ ad Arezzo –, un brand fieristico regionale di grande livello. Se Camera di commercio e Comune di Firenze non ci stanno, l’attività fieristica acquista respiro regionale. Si tratta, finalmente, di un’operazione di apertura, che apre una straordinaria, grande prospettiva”. Dalle Fiere di Milano e di Parma, “ci venivano poste condizioni capestro. Meglio gestirla noi. Se saremo i soli a ricapitalizzare, noi andiamo al 47 per cento, con una grande capacità di fare di Firenze Fiera uno strumento per la Regione”. Si tratta di un’operazione, è convinto Giani, “che può segnare questa legislatura e dare una vocazione e possibilità di creare sistemi fieristici anche in altre città della Toscana, penso a Pisa e Livorno, incubatore di management”. Sulle Rsa, “noi supportiamo la parte investimenti su tre piccoli Comuni, che hanno il desiderio di vedere avanti le loro strutture e sistemare bene i loro anziani”. Sui campi sportivi, “il milione e 200mila euro per i tre campi sportivi nei Comuni di Pontassieve, Pelago, Rufina (400mila euro per ciascun impianto) nasce dall’interlocuzione con i sindaci e dalle difficoltà riscontrate a seguito dell’alluvione del 15 marzo”. Al consigliere Baldini sull’intervento per Viareggio: “C’è un progetto da 12milioni complessivi: intanto, possiamo stanziare i 7milioni per la parte che copre le abitazioni, nel quartiere già realizzato; l’aspetto che riguarda il parco è invece ancora da precisare, con la sovrintendenza e con gli studi da fare. Facciamo il primo tratto, che comunque copre tutto il quartiere. Sul secondo ragioniamo come inserire l’asse, approfondiamo con l’urbanistica. Possiamo fare l’appalto da 7milioni entro l’anno e impegnare”. Il presidente dà atto alla capogruppo della Lega, Elena Meini: “Su suo stimolo, ho dato disposizione agli uffici che su ogni intervento ci sia una relazione per fare un quadro valutativo, di qualità, per sapere chi ha mantenuto la parola a avrà credibilità, e chi non l’ha mantenuta”.

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In conclusione, Giani conferma che “avremo ancora un’altra variazione di bilancio, a giugno, perché abbiamo margini, soprattutto sulle spese di investimento, visto che la cosiddetta terza torre della Regione in questa legislatura non la faremo: dobbiamo rispettare quello che ci dice il Consiglio comunale di Firenze e ci vorrà tempo prima che valuti il progetto, ci sia l’interlocuzione con le commissioni e i cittadini. Quelle spese d’investimento inizialmente previste per il terzo blocco sono quindi disponibili”.

La discussione sulla seconda variazione di bilancio è proseguita con l’intervento del presidente della commissione Aree interne Marco Niccolai (Pd) che ha illustrato la decisione della Regione di sostenere con 200mila euro la distribuzione della stampa quotidiana e periodica che altrimenti sarebbe stata interrotta dal 10 di aprile in alcuni comuni dell’Alta Val di Cecina, Pomarance, Montecatini Val di Cecina e Monteverdi Marittimo. “Un risultato – ha sottolineato Niccolai – insperato, raggiunto grazie al contributo dei consiglieri Pieroni e Gazzetti e all’intervento del presidente della Giunta Eugenio Giani. Abbiamo sentito tutti i protagonisti della filiera in commissione il 16 aprile, constatando una situazione di crisi gravissima per questo settore. Le aree interne sono quelle a soffrire di più e il primo successo è stato quello di ottenere una sospensione della decisione fino al 30 aprile. Ora con questo contributo scongiuriamo la chiusura di tante edicole. 200mila euro sono una cifra importante. Il contributo più alto a livello italiano da parte di una regione. Il Lazio si è fermato a 150mila con una popolazione doppia rispetto alla Toscana. Ora ci auguriamo un intervento da parte del Governo perché in discussione c’è il diritto costituzionale all’informazione”.

Il presidente Niccolai ha poi sottolineato l’importanza degli interventi per Abetone Cutigliano, che scongiura la chiusura di tre impianti che necessitavano di manutenzione, e quello che sostiene l’Osservatorio astronomico della montagna pistoiese, ottavo al mondo nella ricerca dei pianetini.

Difesi anche gli interventi per l’edilizia scolastica in provincia di Pistoia, quelli per la viabilità provinciale a Quarrata e Pescia e il finanziamento degli interventi sui beni confiscati alla mafia.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi ha preso la parola per riconoscere la bontà di un intervento quello a sostegno della stampa e dell’editoria “che va nella direzione giusta”. Viene aggiunto che “non siamo ancora alla sufficienza nel sostegno a un settore in profonda crisi, visto che nell’ultimo anno hanno chiuso ben 58 edicole”. “Nell’ottica di una Toscana diffusa – ha aggiunto il consigliere Fantozzi – le edicole sono farmacie del sapere e dell’informazione. Si tratta di veri e propri punti di riferimento fondamentali in piccoli borghi dove hanno chiuso inesorabilmente banche, uffici postali e negozi. Si tratta di attività che ci dobbiamo mettere nelle condizioni di incrementare magari offrendo servizi di biglietteria o di informazione. Ai sindaci spetta il compito di tenerle in piedi, ma onore al merito a questo primo intervento”.

L’assessore all’Economia Leonardo Marras ha chiuso il dibattito intervenendo per illustrare il fondo strategico sulla competitività del sistema moda “che è una delle misure più rilevanti”. “È utile precisare – ha spiegato – che il bilancio può mettere in evidenza solo una parte della manovra che è comunque consistente, 39milioni di euro ricavati da un’attenta ricognizione nell’avanzo vincolato a disposizione della direzione attività produttive. È stato uno sforzo davvero enorme che dimostra in modo chiaro il mandato che il presidente Giani ci aveva dato. Affianco ci saranno anche risorse già disponibili dal Fondo europeo di sviluppo regionale per altri 65milioni. L’intervento complessivo, con priorità al sistema moda, nei prossimi mesi arriverà così a circa 103milioni di euro che sommati ai 5milioni per l’internazionalizzazione avranno un impatto su economia toscana molto forte. Nessun’altra regione ha proposto uno strumento come questo per questo settore.

Il Governo, al tavolo aperto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla crisi del settore, ha presentato una serie di misure che arrivano a soli 30,5 milioni di euro dedicati alla moda, e questo a mio avviso è un errore. Si tratta di una crisi che ha la stessa dignità e rilevanza di quella del settore dell’automotive, ma non ci sono la stessa cura e gli stessi interessi a trattarla da parte del Governo”.

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L’assessore Marras ha concluso il suo intervento spiegando che sull’acquisizione della Sici “siamo ansiosi di procedere, visto che il nostro piano di razionalizzazione ci dà tempo fino alla fine di giugno e per questo Sviluppo toscana formalizzerà presto la proposta di acquisto”.

(testo a cura di Angela Feo, Sandro Bartoli, Paola Scuffi e Emmanuel Milano)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana



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