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Semperis presenta Ready1 per rivoluzionare la risposta alle crisi informatiche delle imprese italiane


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Antonio Feninno, Area Vice President di Semperis per il Sud Europa

Un nuovo studio globale rivela l’urgente necessità di una gestione unificata delle crisi informatiche, evidenziando le principali lacune nella preparazione delle organizzazioni italiane

Semperis, leader nella sicurezza dell’identità basata sull’intelligenza artificiale e nella resilienza informatica, annuncia il lancio di Ready1, una piattaforma di resilienza aziendale unica nel suo genere, progettata per offrire struttura, velocità e coordinamento alla gestione delle crisi informatiche. Il lancio di Ready1 coincide con il rilascio del nuovo studio globale di Semperis, The State of Enterprise Cyber ​​Crisis Readiness“, che evidenzia un divario pericoloso tra la prontezza percepita e le capacità di risposta reali delle aziende.

«Gli attacchi informatici non controllano il tuo calendario: colpiscono quando sei più vulnerabile”, ha affermato Marty Momdjian, Semperis, EVP di Ready1. “Nei momenti di crisi, non si tratta di essere all’altezza della situazione ma di fare affidamento sulla solidità della propria preparazione.»

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Risultati principali del report: la crisi nella crisi

Basato su un sondaggio globale condotto su 1.000 organizzazioni in Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Singapore, Australia e Nuova Zelanda, il report rivela una realtà preoccupante:

  • Il 96% delle aziende dichiara di avere un piano di risposta alle crisi informatiche
  • Eppure il 71% ha subito almeno un evento informatico ad alto impatto che ha interrotto funzioni aziendali critiche nell’ultimo anno
  • Il 36% ha subito più eventi ad alto impatto
  • Il 90% ha attivato il proprio piano di risposta alle crisi aziendali almeno una volta nell’ultimo anno — alcune aziende più di 25 volte
  • Solo il 10% segnala di non aver riscontrato ostacoli durante la risposta agli incidenti

Da notare che solo il 12% delle organizzazioni italiane ha riportato più eventi ad alto impatto, ma solo il 14% degli stakeholder aziendali è coinvolto nelle esercitazioni di risposta alle crisi simulate (“tabletop”), il tasso di inclusione più basso tra tutti i Paesi analizzati.

Dal report emerge che nonostante i test frequenti, la maggior parte delle organizzazioni non è pronta ad affrontare situazioni critiche a causa di processi frammentati, scarsa coordinazione e un’eccessiva proliferazione di strumenti.

I 5 principali ostacoli a una risposta informatica efficace:

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  1. Lacune nella comunicazione tra i team
  2. Piani di risposta obsoleti
  3. Ruoli e responsabilità poco chiari
  4. Troppi strumenti diversi
  5. Carenza di personale

Sorprendentemente, la carenza di personale è risultata l’ultima tra le cause di ostacolo identificate a livello globale, tranne che in Italia e Nuova Zelanda dove è stata indicata come l’ostacolo principale.

Negli Stati Uniti, gli esperti di risposta agli incidenti hanno indicato come principali ostacoli i piani di risposta obsoleti e le lacune nella comunicazione tra i team. In Francia e Germania, il problema principale è risultato essere la proliferazione di strumenti. Anche nel Regno Unito, in Australia, a Singapore e in Spagna, le maggiori difficoltà sono state attribuite alla mancanza di comunicazione efficace tra i team.

I settori IT/Telecomunicazioni sono stati quelli che hanno registrato il maggior numero di eventi informatici ad alto impatto, seguiti da Energia, Viaggi/Trasporti, Istruzione e Sanità.

«Nel panorama attuale delle minacce informatiche, la capacità di rispondere con rapidità e decisione è importante tanto quanto la prevenzione», ha dichiarato Chris Inglis, ex Direttore Nazionale per la Sicurezza Informatica degli Stati Uniti e Strategic Advisor di Semperis. «Le aziende hanno bisogno di un centro di comando per la gestione delle crisi, che garantisca la disponibilità di un piano operativo, una formazione adeguata e un coordinamento efficace per trasformare il caos in controllo.»

«Oggi l’Italia si trova altamente esposta, eppure spesso ancora impreparata. I dati del nostro ultimo studio parlano chiaro: solo il 14% degli stakeholder aziendali in Italia partecipa attivamente a simulazioni di crisi. È urgente un cambiamento di mentalità, e Ready1 potrebbe essere proprio il catalizzatore che guiderà questa trasformazione» ha dichiarato Antonio Feninno, Area Vice President di Semperis per il Sud Europa. «Con Ready1, offriamo alle organizzazioni italiane qualcosa di concreto: non semplicemente un altro strumento da integrare, ma una piattaforma che centralizza, coordina e guida ogni fase della gestione delle crisi in settori critici come la sanità, i trasporti e la pubblica amministrazione. Ready1 porta ordine, struttura e comunicazione chiara laddove spesso prevalgono frammentazione, confusione e reazioni improvvisate.»

Ready1

Ready1 unifica stakeholder, coordinatori e team tecnici all’interno di una piattaforma sicura, garantendo una risposta alle crisi fluida grazie a preparazione, collaborazione e comunicazione a livello aziendale.

Basato su centinaia di anni di esperienza combinata nella gestione di incidenti reali, Ready1 offre:

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  • Un centro di comando sicuro con dashboard in tempo reale e automazione dei playbook
  • Coordinamento in tempo reale tra team interni e partner esterni
  • Strumenti integrati per comunicazioni, documentazione e tracciamento delle attività
  • Prontezza costante tramite test simulati, team building basato sui ruoli e revisioni post-incidente

In media, le aziende utilizzano oltre 20 strumenti diversi per gestire le crisi informatiche. Ready1 consolida la gestione frammentata delle crisi, la risposta agli incidenti, la pianificazione dei tempi di inattività e gli strumenti di comunicazione in un’unica piattaforma sicura e intuitiva — progettata per funzionare anche quando tutto il resto fallisce.

«Nel settore sanitario, i tempi di inattività non sono solo un disagio, ma una questione di sicurezza per i pazienti», ha dichiarato Jim Bowie, CISO del Tampa General Hospital.

Ready1 è una soluzione rivoluzionaria all-in-one che consente ai team di rispondere rapidamente, valutare, contenere e risolvere le minacce, anche quando l’infrastruttura tradizionale non è operativa, perché in una crisi, ogni minuto può costare milioni.

La ricerca è stata condotta in partnership con Censuswide all’inizio del 2025.

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