Lamezia è un polo logistico unico in Calabria dal punto di vista dell’intermodalità, con il suo aeroporto, la ferrovia, l’autostrada ed il sistema portuale di Gioia Tauro e Crotone. E non solo.
Nella sua area vasta è individuata l’Area 14, “Area retroaeroportuale di Lamezia Terme”, gestita dal Consorzio Regionale per le Attività Produttive (CORAP), un’area ZES che si estende per circa 350 ettari, delimitata a nord appunto dall’aeroporto internazionale di Lamezia. Oggi quest’area non trova la giusta collocazione produttiva, prova ne è la chiusura della Fondazione Terina, nata nel 2007 con grandi prerogative e cancellata con un decreto della Regione Calabria dell’agosto 2024, commissariata ed in attesa di liquidazione entro il prossimo 30 giugno.
È importante ricordare che l’Area 14 rientra a pieno titolo nel piano strategico ZES Calabria e sono previsti importanti agevolazioni ed incentivazioni ai sensi del DPCM 12/2018. Ma non è tutto.
Lamezia Terme fa parte dell’Area di Sviluppo Industriale (ASI) “Catanzaro –Lamezia Terme”, una consolidata rete di piccole e medie imprese, di tipo tradizionale ma anche innovative, fortemente orientate verso il mercato. L’ASI della Provincia di Catanzaro e Lamezia Terme è localizzata nel Comune confinante con Lamezia Terme (Maida), con una superficie totale di circa 1.000 ettari, di cui la metà destinati ad attività produttive ed artigianali.
E come non ricordare “Lamezia Europa”, una Società per Azioni prevalentemente a capitale pubblico, nella quale il Comune di Lamezia Terme possiede la maggioranza con oltre il 28,5 % delle quote, la cui mission è anche l’attuazione di “interventi a favore delle PMI operanti sull’area e sul territorio lametino in conformità alle direttrici dei Programmi di Sviluppo Regionale, Nazionale e Comunitario”.
È imprescindibile porsi come obiettivo la valorizzazione di questi enormi vantaggi.
Lamezia Terme ha tutte le carte in regola per divenire il “Polo regionale della logistica e della connettività”, con il supporto del Governo regionale e nazionale, in modo da garantire ricadute economiche ed occupazionali non solo sul territorio lametino e della sua area vasta, ma su tutta la Calabria.
Oggi giorno non è concepibile pensare un polo logistico senza che lo stesso sia anche un centro digitale di alta connettività. Per arrivare a questo obiettivo occorre puntare sullo sviluppo della città a partire dalle opportunità̀ offerte in ambito europeo e quindi a scalare in ambito nazionale come ad esempio l’opportunità delle Giga Factory europee.
Un distretto tecnologico che avrà il compito di promuovere e favorire la competitività dell’area delle aziende del territorio lametino e calabrese nel settore della logistica integrata, sviluppando sinergie per la sicurezza e l’intermodalità nei trasporti, in linea ed in risposta alle linee di finanziamento regionali, nazionali ed europee.
Marco Foti
Pugliese di origini, Marco Carmine Foti ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato in Ingegneria Civile e specializzato nel settore dei trasporti. Vive e lavora a Genova dove svolge la sua attività professionale prevalentemente nel settore di competenza. Presidente della Commissione “Trasporto Pubblico Locale e Mobilità Sostenibile” dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova, è stato più volte selezionato tra gli esperti di riferimento per il MIT.
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