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Stanziati tre miliardi per il decreto Bollette, ecco i dettagli del testo approvato dal Parlamento


Il valore complessivo del cosiddetto decreto Bollette, approvato dal Parlamento in via definitiva, è pari a 3 miliardi di euro. Il governo è ricorso alla doppia fiducia, prima alla Camera e poi al Senato, pena la decadenza del provvedimento, il prossimo 29 aprile. Il testo recante “misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza”, consta di sette articoli per un totale di 21 commi e riconosce per il 2025 un contributo straordinario, del valore di 200 euro, per la fornitura di energia elettrica e gas naturale ai clienti domestici con un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) fino a 25.000 euro, nel limite delle risorse disponibili sul bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea). Il testo si occupa, poi, della disciplina della fornitura di energia elettrica ai clienti vulnerabili e delle misure di riduzione del costo dell’energia per le imprese, nell’ambito dell’attuazione del Piano sociale per il clima, in modo da garantire la riduzione dei possibili impatti negativi ai fini dell’accesso ai servizi energetici essenziali, destinando 600 milioni di euro al finanziamento del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, e sancendo che a tali oneri si provveda mediante l’utilizzo di quota parte dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione di Co2 dell’anno 2024.

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E ancora, il decreto prevede disposizioni a supporto delle famiglie e delle microimprese vulnerabili, per favorire la trasparenza e la confrontabilità delle offerte di energia elettrica e gas, e per assicurare l’effettività della tutela nell’ambito dei procedimenti sanzionatori attivati dalle Autorità di settore. In particolare, l’articolo 5 del decreto legge attribuisce all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) il compito di adottare un provvedimento con cui definire gli interventi necessari per aumentare la trasparenza e la confrontabilità delle offerte di energia elettrica e di gas ai clienti finali domestici sul mercato libero, stabilendo al comma 2 che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente possa esercitare i suoi poteri sanzionatori in caso di inosservanza del già citato provvedimento. Ed ancora l’articolo 6, comma 1, interviene sul potere dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente che nei casi di particolare urgenza può, d’ufficio, deliberare, con atto motivato, l’adozione di misure cautelari, anche prima dell’avvio del procedimento sanzionatorio, specificando finalità, nonché poteri esercitabili in tale fase cautelare. L’articolo 6, comma 2, inoltre, modifica l’articolo 1, comma 545, della legge di Bilancio per il 2017, allo scopo di rafforzare l’effettività del potere sanzionatorio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) nell’ambito del fenomeno del cosiddetto “secondary ticketing”, disponendo che il sito Internet attraverso il quale la violazione è stata posta in essere sia sempre oscurato in seguito al mancato pagamento delle sanzioni amministrative, ove di importo elevato e non più contestabili. Tra gli emendamenti approvati durante l’esame della commissione Attività produttive di Montecitorio, si segnalano quelli relativi all’inserimento dei clienti più fragili in un mercato di tutela e non in un mercato libero, alla istituzione di un fondo rotativo per il risparmio energetico nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie no profit esteso anche agli Istituti pubblici di assistenza e beneficenza (Ipab), alla contrattualizzazione a medio-lungo termine di energia eolica e solare con un beneficio stimato di un miliardo di euro annuo per i consumatori, alla semplificazione degli iter per il repowering eolico ed il supporto alle nuove tecnologie di accumulo termomeccanico, senza oneri pubblici. Viene prevista anche la figura dell’utility manager, un vero e proprio consulente per la gestione delle utenze.

Sul versante del bonus per gli elettrodomestici, il provvedimento prevede che il consumatore possa usufruire dell’agevolazione direttamente con uno sconto in fattura, superando il modello del “click day”: spetterà alla piattaforma PagoPa gestire il contributo. Verrà garantito ai consumatori un accesso immediato e semplificato al contributo che potrà arrivare fino al 30 per cento del costo d’acquisto, per un massimo di 100 euro, che diventano 200 euro per i nuclei familiari con Indicatore della situazione economica equivalente inferiore a 25.000 euro. Via libera, poi, a 10 milioni di euro in più, nel 2025, “per l’erogazione di contributi a fondo perduto” per ridurre il costo dell’energia nelle piscine. Approvato, infine, un emendamento con cui si evita che il nuovo trattamento fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo si applichi anche alle situazioni sorte più di recente, inclusi i veicoli ordinati entro la fine del 2024 e consegnati nel primo semestre di quest’anno.

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