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Iridium: i dazi di Trump causano 3 milioni di extra costi quest’anno


I dazi imposti dal presidente Donald Trump sulle importazioni negli Stati Uniti rischiano di costare ad Iridium 3 milioni di dollari in più nel 2025. La stima è del ceo Matt Desch, che l’ha illustrata agli investitori durante la presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre di quest’anno.

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Ma questo surplus di costi per l’azienda americana, leader globale nelle comunicazioni satellitari voce e dati, non ricadra sulle spalle dei suoi clienti. L’impatto dei dazi sulla supply chain delle apparecchiature di Iridium provenienti dalla Thailandia sarà assorbito dalla società stessa.

Dazi verso la Thailandia

Iridium è il primo player satellitare a fornire le cifre dell’impatto dei dazi. Desch ha affermato che l’azienda prevede che, con le attuali politiche commerciali, i dazi del 10% verso la Thailandia si tradurranno in un costo incrementale di 3 milioni di dollari per quest’anno.

Tuttavia, ha precisato l’amministratore delegato, se i dazi tornassero ai livelli originariamente proposti del 36% per la Thailandia, ciò comporterebbe costi ulteriori compresi tra 6 e 7 milioni di dollari. Desch ha poi evidenziato che Iridium non sta attualmente includendo questo scenario nelle sue previsioni a causa “dell’incertezza e delle discussioni in corso”.

Prospettive di crescita

“Con i nuovi dazi e le politiche commerciali statunitensi ancora in evoluzione, prevediamo di dover sostenere costi incrementali per le apparecchiature quest’anno. In ogni caso, continuiamo a essere ottimisti sulle prospettive di crescita di Iridium e sulla sua capacità di restituire capitale agli azionisti”, ha aggiunto Desch.

Sale l’utile netto

Presentando i risultati finanziari del primo trimestre del 2025, il ceo di Iridium ha ribadito le sue previsioni per quest’anno. L’utile netto è stato di 30,4 milioni di dollari, pari a 0,27 dollari per azione, per il primo trimestre del 2025, rispetto a un utile netto di 19,7 milioni di dollari, pari a 0,16 dollari per azione per il primo trimestre del 2024.

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L’Ebitda operativo per il primo trimestre è stato di 122,1 milioni di dollari, rispetto ai 115,0 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento del 6% su base annua.

Fatturato su del 5%

Iridium ha registrato un fatturato totale del primo trimestre di 214,9 milioni di dollari, composto da 154,3 milioni di dollari di ricavi da servizi e 60,6 milioni di dollari di ricavi relativi alla vendita di apparecchiature e a progetti di ingegneria e supporto.

Il fatturato totale è aumentato del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024. I ricavi da ingegneria e supporto sono aumentati del 23%. I profitti da servizi, che rappresentano principalmente ricavi ricorrenti derivanti dalla crescente base di abbonati di Iridium, sono cresciuti del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e hanno rappresentato il 72% del fatturato totale del primo trimestre del 2025.

Volano gli abbonamenti

Iridium ha chiuso il trimestre con un totale di 2.443.000 abbonati, in aumento rispetto ai 2.333.000 dello stesso periodo dell’anno precedente e ai 2.460.000 del trimestre conclusosi il 31 dicembre 2024. Il totale degli abbonati è cresciuto del 5% su base annua, trainato dalla crescita dell’IoT commerciale.



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