Nvidia entra nel mondo degli agenti di intelligenza artificiale con il lancio di una piattaforma software progettata per aiutare le aziende a costruire i propri bot autonomi. La piattaforma, chiamata NeMo microservices, è disponibile per tutti i clienti che desiderano creare quelli che Nvidia definisce “AI teammates”, compagni di squadra digitali in grado di eseguire compiti autonomamente.
Durante l’annuale conferenza per sviluppatori GTC tenutasi a San Jose, a marzo, il CEO di Nvidia Jensen Huang aveva delineato questa nuova strategia, mostrando come la compagnia stesse ampliando il proprio raggio d’azione ben oltre l’hardware.
La società con sede a Santa Clara, California, ha affermato di aver sviluppato un metodo migliore per costruire agenti AI, basandosi su modelli open-source come quelli offerti da Meta Platforms e dalla startup Mistral AI. Questa scelta si contrappone ai modelli proprietari più diffusi, proposti da fornitori come OpenAI e Anthropic.
Nvidia scommette sull’open-source – o più precisamente sugli open-weight models – perché tendono a garantire alle aziende una maggiore flessibilità e controllo. I modelli open-weight condividono i parametri numerici fondamentali, noti come “weights” (pesi), che li alimentano. Questo consente alle imprese di adattare e modificare i modelli secondo le proprie esigenze specifiche.
Il vantaggio del controllo totale
Questa flessibilità si rivela essenziale per le aziende che gestiscono grandi quantità di dati riservati ma che vogliono comunque sfruttare le potenzialità degli agenti AI. Come ha spiegato Joey Conway, senior director per il software di generative AI in ambito enterprise presso Nvidia:
Volevamo concentrarci su quei contesti in cui le imprese necessitano del pieno controllo dei modelli open-weight. E non vediamo gran parte del mercato muoversi in quella direzione.
Con questa strategia, Nvidia si unisce a colossi come OpenAI, Microsoft, Amazon e Google, tutti impegnati a offrire soluzioni per aiutare le imprese a costruire agenti AI capaci di svolgere in autonomia una varietà di compiti aziendali.
Un mercato da mille miliardi di dollari
Nvidia stima che il mercato degli agenti AI valga circa 1 trilione di dollari, una cifra comparabile a quella del mercato del software enterprise, che la società prevede sarà in parte sostituito proprio dagli agenti AI. Tuttavia, nell’ultimo anno, la tecnologia ha incontrato difficoltà nell’ottenere un’adozione diffusa tra le imprese.
Uno degli ostacoli principali è rappresentato dalla difficoltà per gli sviluppatori di addestrare i modelli e, al contempo, preparare i dati aziendali per l’uso. Proprio questa lacuna è ciò che NeMo microservices mira a colmare, facilitando la creazione di agenti attraverso un sistema che integra i dati privati delle aziende.
La strategia Nvidia: software e hardware insieme
Attraverso la vendita di software per agenti, Nvidia continua una strategia già collaudata con la sua popolare Compute Unified Device Architecture (CUDA), un linguaggio di programmazione che consente agli sviluppatori di scrivere applicazioni per le GPU.
Questa combinazione di software e hardware aiuta a mantenere forte il business delle GPU Nvidia, come ha osservato Dave McCarthy, vice presidente della ricerca presso la società di analisi International Data Corp: “Questa strategia di vendere software insieme all’hardware mantiene solida l’attività delle GPU di Nvidia.”
Nvidia NeMo microservices: nessun vincolo al cloud
Un altro elemento che potrebbe convincere le aziende a scegliere il software Nvidia per costruire i propri agenti è il fatto che non è legato a nessuna piattaforma cloud specifica. Questo rappresenta un vantaggio competitivo rispetto a molte altre offerte nel settore. McCarthy sottolinea: “In molti casi, per un’impresa è facile dire: se non vuoi legarti a un particolare provider cloud o a un’azienda di hardware, Nvidia è una buona scelta.”
Con NeMo microservices, Nvidia si propone dunque come l’alternativa flessibile e aperta, in un panorama dominato da modelli chiusi e da soluzioni vincolate alle infrastrutture dei giganti del cloud. Un passo che potrebbe riscrivere le regole del gioco nel mercato emergente degli agenti AI.
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