Con l’approvazione definitiva da parte del Parlamento, il cosiddetto Decreto Bollette diventa legge. Il testo, dal valore complessivo di 3 miliardi di euro, è stato approvato con doppia fiducia – prima alla Camera e poi al Senato – per evitarne la decadenza prevista per il prossimo 29 aprile.
Il provvedimento, composto da sette articoli e 21 commi, introduce una serie di misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese, con l’obiettivo di rendere più sostenibili i costi energetici e promuovere la trasparenza nel mercato libero.
Tra le misure più significative, il decreto riconosce per il 2025 un contributo straordinario di 200 euro per l’energia elettrica e il gas naturale ai clienti domestici con Isee fino a 25.000 euro, nel limite delle disponibilità della Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea).
Il testo interviene inoltre sul tema della fornitura di energia ai clienti vulnerabili, rafforzando la tutela delle famiglie e microimprese fragili e promuovendo l’accesso ai servizi energetici essenziali, anche nell’ambito del Piano sociale per il clima. In questa direzione, vengono destinati 600 milioni di euro al Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, finanziati con una parte dei proventi delle aste di quote di emissione di CO₂.
Particolare attenzione è dedicata alla trasparenza e confrontabilità delle offerte di energia sul mercato libero. L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) avrà il compito di definire provvedimenti ad hoc, con poteri sanzionatori rafforzati in caso di inosservanza. In casi di particolare urgenza, Arera potrà inoltre adottare misure cautelari d’ufficio anche prima dell’avvio di procedimenti sanzionatori.
Il decreto potenzia anche le competenze dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) in materia di secondary ticketing, stabilendo l’oscuramento obbligatorio dei siti in caso di mancato pagamento di sanzioni elevate e definitive.
Tra gli emendamenti approvati, spiccano l’inserimento dei clienti fragili nel mercato tutelato, l’istituzione di un fondo rotativo per l’efficienza energetica nelle strutture sanitarie no profit e negli Ipab, la semplificazione degli iter autorizzativi per il repowering eolico, e il sostegno alle tecnologie di accumulo termomeccanico.
Viene inoltre introdotta la figura dell’utility manager, un consulente per la gestione delle utenze. Sul versante dei consumi domestici, viene semplificato l’accesso al bonus elettrodomestici, con uno sconto diretto in fattura fino al 30% del costo d’acquisto, per un massimo di 100 euro (200 per le famiglie con Isee sotto i 25.000 euro). Il contributo sarà gestito attraverso la piattaforma PagoPA, superando il precedente meccanismo a “click day”.
Infine, è stato stanziato un incremento di 10 milioni di euro per il 2025 per i contributi a fondo perduto destinati alla riduzione del costo dell’energia nelle piscine, mentre un emendamento ha evitato che il nuovo regime fiscale sulle auto aziendali in uso promiscuo si applichi ai veicoli ordinati entro il 2024 e consegnati nel primo semestre del 2025.
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