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Decreto Bollette 2025 approvato: le misure


  • Il decreto bollette è approvato in via definitiva, con l’impiego di 3 miliardi di euro di risorse, a fronte degli aumenti di prezzo che coinvolgono luce e gas.
  • Il governo ha approvato un sostegno in via straordinaria di 200 euro sull’energia elettrica per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro.
  • Il decreto ha stabilito anche le modalità di accesso al nuovo bonus elettrodomestici, eliminando il click day e garantendo direttamente uno sconto in fattura fino ad un massimo di 200 euro.

Il decreto bollette 2025 ottiene l’approvazione finale da parte del Senato, dopo un iter durato diversi mesi. Contiene alcuni importanti interventi per sostenere le famiglie e le imprese nel pagamento delle utenze di gas e luce a fronte dei rincari. Sono messi a disposizione 3 miliardi di euro da indirizzare a questo provvedimento.

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Dopo il caro bollette degli ultimi mesi del 2024 e dei primi del 2025, è diventato indispensabile garantire ai cittadini degli strumenti per risparmiare su questi costi. Il decreto introduce un bonus bollette straordinario di 200 euro per le famiglie la cui soglia ISEE massima è di 25.000 euro.

Arrivano novità anche per le imprese, come l’azzeramento degli oneri di sistema per le bollette a carico delle aziende per sei mesi, ma vengono anche assegnati 600 milioni di euro per il Fondo per la transizione energetica industriale.

Decreto bollette 2025: il bonus da 200 euro

Per le famiglie il governo aggiunge un ulteriore sostegno ai bonus sociali presenti al momento. Ricordiamo che normalmente esistono due principali categorie di sostegni: una dedicata ai cittadini in difficoltà economica e una per coloro che hanno particolari patologie mediche, che necessitano dell’uso di strumentazione che consuma energia in casa, gestiti da Arera.

Il governo però ha approvato un bonus straordinario, che si aggiunge a quelli già esistenti, di 200 euro per tutte le famiglie che hanno un ISEE inferiore a 25.000 euro. Questo sostegno per alcuni (chi ha un ISEE inferiore a 9.530) può essere cumulativo con i bonus sociali, arrivando in tutto ad una copertura di circa 500 euro.

Si tratta quindi di una misura cuscinetto volta al risparmio immediato delle famiglie, in previsione di un futuro abbassamento dei prezzi delle risorse. Inoltre per i soggetti vulnerabili è confermato l’inserimento in un mercato tutelato anche successivamente al 31 marzo 2027.

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Un’ulteriore disposizione stabilisce che non si possano pignorare gli immobili appartenenti a soggetti vulnerabili con debiti che riguardano le bollette.

Decreto bollette 2025: le misure per le imprese

Il governo con questo decreto ha lavorato anche a iniziative di sostegno mirate per le imprese, energivore e non. Sono quindi disposti questi interventi:

  • azzeramento degli oneri di sistema per le imprese per sei mesi per l’energia utilizzata in bassa tensione, per cui la potenza è superiore a 16,5 kW;
  • vengono direzionati 600 milioni di euro al Fondo per la transizione energetica nell’industria;
  • 600 milioni di euro inoltre vengono disposti per ridurre i consumi delle imprese energivore;
  • 10 milioni sono garantiti alle associazioni sportive energivore;
  • cambiano le regole per il costo della produzione da fonti rinnovabili, con l’intento di separare questa produzione da quella del mercato elettrico. In generale viene richiesta maggiore trasparenza sui prezzi.

Il decreto interviene anche sulle auto aziendali, per cui tutti i mezzi ad uso promiscuo in uso dal 1 gennaio 2025 al 30 giugno 2025 (e ordinati entro la fine di dicembre) vengono esclusi dal nuovo sistema fringe benefit.

Il decreto bollette interviene sul bonus elettrodomestici

Il decreto va anche a chiarire le modalità operative per l’accesso e l’erogazione del bonus elettrodomestici, disponibile per chi acquista nuovi prodotti a basso consumo. Viene confermato un sostegno del 30% del costo del nuovo elettrodomestico, per cui lo sconto massimo è di 100 euro. Tale soglia può essere elevata a 200 euro solamente se l’ISEE familiare è al di sotto di 25.000 euro.

Per ciò che riguarda le modalità di erogazione, viene esclusa la possibilità del click day ipotizzata inizialmente, al contrario sarà possibile ottenere lo sconto direttamente in fattura al momento dell’acquisto. Per gli esercenti quindi si prospetta un rimborso successivo alla vendita.

Inoltre non viene più considerato il requisito della classe energetica minima, poiché questo limite poteva intaccare la vendita made in Italy.



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