Bonus verde 2025: Introdotto per la prima volta con la Legge di Bilancio 2018, il Bonus Verde è stato pensato per incentivare la cura e la valorizzazione del patrimonio verde privato, riconoscendo un vantaggio economico a chi sostiene spese per la progettazione, la sistemazione e la manutenzione straordinaria degli spazi esterni di immobili residenziali.
Ma dietro l’agevolazione c’è un intento più ampio: favorire la riqualificazione urbana, promuovendo il verde come bene comune e fattore determinante per la salubrità delle città. Più giardini curati, più balconi fioriti, più spazi verdi condivisi significano anche meno cemento, meno isole di calore e un miglioramento dell’estetica urbana.
Come funziona il bonus verde 2025
L’agevolazione consiste in una detrazione IRPEF del 36% calcolata su una spesa massima di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare a uso abitativo. Tradotto in cifre, il beneficio fiscale può arrivare fino a 1.800 euro per immobile. La somma detratta non viene riconosciuta in un’unica soluzione, ma viene spalmata in dieci rate annuali di pari importo (180 euro l’anno nel caso della spesa massima).
L’incentivo è valido per:
- abitazioni unifamiliari;
- unità immobiliari in condominio (sia per spazi privati che per le parti comuni);
- pertinenze dell’abitazione (giardini, terrazze, balconi, cortili, ecc.).
Se l’immobile è utilizzato in parte per attività professionale (uso promiscuo), la detrazione spetta in misura ridotta del 50%.
Interventi ammessi e criteri di ammissibilità
Non basta piantare qualche fiore per ottenere il bonus: sono richiesti interventi strutturali e duraturi, in grado di apportare un miglioramento effettivo e permanente agli spazi verdi. Tra i lavori agevolabili troviamo:
- realizzazione di giardini ex novo;
- sistemazione di aree verdi preesistenti con innovazione sostanziale;
- installazione di impianti di irrigazione automatizzati;
- creazione di giardini pensili;
- posa di fioriere permanenti su balconi e terrazze;
- interventi su pergolati, recinzioni e muretti verdi;
- spese per progetti e consulenze tecniche specializzate.
Restano escluse:
- le opere di manutenzione ordinaria, come il taglio dell’erba o la potatura, se non accompagnate da un intervento strutturale;
- i lavori fai-da-te, ovvero eseguiti autonomamente senza il coinvolgimento di professionisti o imprese abilitate.
Come ottenere il Bonus verde 2025: tutta la documentazione necessaria
Per non perdere il diritto all’agevolazione, è fondamentale seguire alcune regole precise, soprattutto in termini di tracciabilità delle spese e documentazione. In particolare, è necessario:
- conservare fatture e ricevute fiscali relative ai lavori eseguiti;
- effettuare i pagamenti esclusivamente con mezzi tracciabili (bonifico bancario o postale, carta di credito/debito);
- redigere e conservare un’autocertificazione che attesti l’ammontare delle spese e la conformità degli interventi alle condizioni normative previste.
Le spese vanno poi inserite nella dichiarazione dei redditi 2025, nel modello 730, quadro E, utilizzando il codice 12.
Stop alla detrazione del 36%
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Non sarà possibile richiedere la detrazione fiscale per le spese sostenute a partire dal 2025
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Le spese effettuate tra il 2020 e il 2024 restano detraibili secondo le regole stabilite dalla normativa vigente
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Il recupero della detrazione avviene tramite la dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Redditi PF)
Chi ha effettuato lavori di sistemazione del verde entro il 31 dicembre 2024 può quindi ancora beneficiare della detrazione fiscale, a patto di rispettare tutte le condizioni richieste dall’Agenzia delle Entrate
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