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Bonus Ristrutturazioni: Scopri Cosa Comprende e i Requisiti Necessari!


In Italia, il governo ha introdotto varie iniziative per stimolare la ristrutturazione degli immobili attraverso incentivi fiscali. Tra i vari incentivi disponibili, troviamo il superbonus 110% e l’ecobonus, entrambi finalizzati all’efficienza energetica, nonché il bonus facciate, che mira a migliorare l’estetica urbana. Tuttavia, quando si fa riferimento al bonus ristrutturazione, si parla prevalentemente di lavori mirati al miglioramento strutturale dell’abitazione, inclusi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Qui di seguito, esploreremo i dettagli di questo incentivo, i lavori inclusi e i requisiti necessari per accedere al bonus.

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Bonus per la ristrutturazione domestica: natura e modalità di funzionamento

Il bonus ristrutturazione fu introdotto per la prima volta in Italia con l’articolo 16-bis del Dpr 917/86, una legislazione specifica con l’obiettivo di rivitalizzare il settore edilizio e migliorare il patrimonio immobiliare. Nel corso degli anni, il bonus ha subito varie modifiche, principalmente relativamente all’entità delle detrazioni e alle procedure burocratiche per la loro ottenzione. Le modifiche hanno anche riguardato i tipi di lavori ammissibili e i requisiti necessari per beneficiare del bonus. Attualmente, come indicato dall’Agenzia delle Entrate, il bonus per la ristrutturazione consiste in una detrazione IRPEF del 50% delle spese effettuate fino al 31 dicembre 2025, con un tetto massimo di 96.000 euro. La detrazione è suddivisa in 10 rate annuali uguali. Il bonus è esteso anche a chi acquista un immobile ristrutturato, con lavori di restauro e risanamento conservativo realizzati da imprese e cooperative edilizie, a condizione che l’immobile sia venduto o assegnato entro 18 mesi: in questo caso, l’acquirente beneficia di una detrazione forfettaria pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione (IVA inclusa). Inoltre, è possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura al posto della detrazione.

Il bonus ristrutturazioni: quali interventi sono inclusi?

Il bonus ristrutturazioni copre un’ampia varietà di interventi edili, come specificato nell’articolo 3 del Dpr n. 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), che includono:

  • Interventi di “manutenzione straordinaria”, necessari per migliorare e rinnovare parti dell’immobile, anche strutturali, come il rifacimento di intonaci interni o esterni, pavimentazioni, sostituzione di infissi, e miglioramento di servizi igienico-sanitari.
  • Interventi di “restauro e di risanamento conservativo”, volti a garantire la sicurezza e la funzionalità dell’immobile preservando gli elementi strutturali originali o aggiungendo nuovi elementi come misure per prevenire il degrado, adeguamento delle altezze dei solai, o l’apertura di nuove finestre per migliorare l’aerazione.
  • Interventi di “ristrutturazione edilizia”, che implicano modifiche sostanziali all’immobile, come la demolizione e ricostruzione con possibili variazioni di forma ma includendo innovazioni per la sicurezza sismica, eliminazione di barriere architettoniche e miglioramenti energetici.

Per accedere al bonus, gli interventi devono essere realizzati su immobili residenziali. Il beneficio è esteso anche ai condomini per lavori sulle parti comuni, applicabile anche ai lavori di manutenzione ordinaria.

Requisiti e beneficiari del bonus per la ristrutturazione

Per fruire del bonus ristrutturazioni, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici. L’immobile su cui si interviene deve essere destinato ad uso abitativo. Possono richiedere la detrazione sia i proprietari sia i titolari di diritti reali sull’immobile, inclusi gli inquilini nel caso di affitto. L’importante è che le spese siano sostenute da chi effettivamente abita o detiene l’immobile. Il pagamento deve avvenire attraverso metodi tracciabili. Inoltre, sono necessari alcuni passaggi burocratici:

  • Notificare al Comune e all’ASL l’inizio dei lavori, se previsto dalla legge.
  • Effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale, indicando la causale, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del destinatario del pagamento.
  • Inserire i dati dell’immobile nella dichiarazione dei redditi.
  • Conservare tutta la documentazione necessaria, incluse le concessioni edilizie, le delibere condominiali, le ricevute di pagamento dell’IMU e altri documenti rilevanti, per presentarli alle autorità fiscale quando necessario.

È fondamentale prestare attenzione ai requisiti e alle procedure necessarie per ottenere il bonus. Consultare un commercialista può essere utile, così come può esserlo parlare con un consulente immobiliare in caso di acquisto di una casa, per valutare i costi di ristrutturazione e l’eventuale applicazione del bonus.

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