(dell’inviato Massimo Lapenda)
Intesa Sanpaolo supporta la crescita
all’estero delle piccole e medie imprese, ambasciatrici del Made
in Italy nel mondo. Il gruppo guidato da Carlo Messina ha
accompagnato 15 aziende a Dubai, nella prima missione
internazionale del 2025 della divisione Banca dei Territori, con
l’obiettivo di affrontare l’incertezza geopolitica ed economica
del momento, anche attraverso la ricerca di nuovi mercati.
L’appuntamento di Dubai, è stata l’occasione per annunciate
gli accordi con Simest, Sace e Ice a favore del rafforzamento
internazionale delle imprese italiane. Sono circa 45.000 le
piccole e medie imprese che Intesa Sanpaolo affianca
nell’attività di commercio estero internazionale, di cui circa
8.000 che già lavorano con gli Emirati Arabi. Il lavoro
sinergico con la “diplomazia economica, con Simest, Sace e Ice
ci consente di unire le migliori competenze a servizio del
successo internazionale delle nostre Pmi”, afferma Stefano
Barrese, responsabile della Banca dei Territori di Intesa
Sanpaolo.
Le aziende presenti a Dubai, clienti della Banca dei
Territori di Intesa Sanpaolo, operano nei settori food agritech
e sistema casa, arrivano da tutta Italia ed hanno una forte
vocazione al commercio estero ed allo sviluppo internazionale.
Le Pmi italiane hanno “caratteristiche di qualità, innovazione,
velocità e adattamento al cambiamento come pochi altri sistemi
industriali stranieri possono vantare”, prosegue Barrese
parlando con le imprese.
La due giorni organizzata da Intesa Sanpaolo è stata ricca di
incontri per presentare ad operatori emiratini l’eccellenza
italiana e offrire alle Pmi selezionate l’opportunità di tessere
relazioni in un ecosistema molto dinamico. La missione a Dubai
“non poteva essere più opportuna visto l’attuale momento”,
sottolinea Edoardo Napoli, console generale d’Italia a Dubai. In
questo scenario si inseriscono gli accordi sottoscritti
presentati negli Emirati. Intesa Sanpaolo vuole essere un
“partner globale delle nostre imprese clienti, alle quali
abbiamo erogato 10 miliardi di euro solo per export e
investimenti all’estero”, afferma ancora Barrese, sottolineando
come “negli Emirati c’è un perimetro di crescita pari a 5 volte
quello italiano. Intesa Sanpaolo è l”unica banca italiana
presente nella regione per affiancare le imprese nel percorso di
internazionalizzazione”.
In particolare l’accordo raggiunto con Simest consente, alle
imprese che si rivolgeranno ad Intesa Sanpaolo per il
finanziamento dei propri progetti di investimenti, di accedere
in quota parte ad un finanziamento ad un tasso agevolato erogato
da parte di Simest. Con Sace l’accordo riguarda l’accesso al
credito delle imprese che lavorano sui mercati internazionali.
Infine con l’Ice, l’intesa riguarda attività congiunte per le
imprese per supportare lo sviluppo estero e attrarre
investitori.
La voce delle imprese arriva dalla vicepresidente di
Confindustria per l’export e l’attrazione degli investimenti,
Barbara Cimmino, secondo la quale in questo momento di “grande
turbolenze dei mercati, Confindustria sta lavorando con azioni
concrete. Abbiamo favorito una serie di interventi per
consentire alle imprese di conoscere questi mercati. Nell’area
degli emirati abbiamo dati positivi con 1,2 miliardi di
potenziale inespresso”.
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