Il decreto bollette è stato approvato dal Senato e diventa ora legge. Con 99 sì, 62 no e 1 astenuto di Palazzo Madama il provvedimento, già approvato dalla Camera il 16 aprile, è ora definitivo. La misura prevede aiuti fino a 3 miliardi di euro per famiglie e imprese, tra queste un bonus fino a 200 euro per i detentori di Isee fino a 25mila euro e la possibilità di accedere al mercato tutelato per gli over 75 fino al 2027. Per le imprese arriveranno 600 milioni da destinare al fondo per la transizione energetica per il settore industriale.
Decreto bollette, via libera del Senato con 99 sì, 62 no e 1 astenuto, bonus 200€ per Isee fino a 25mila € e mercato tutelato per over 75
Via libera definitivo da Palazzo Madama al decreto bollette, che con con 99 sì, 62 no e 1 astenuto diventa legge. Il provvedimento era già stato approvato dalla Camera lo scorso 16 aprile ed ora entra ufficialmente in vigore. La misura prevede uno stanziamento complessivo di 3 miliardi di euro di aiuti a famiglie e imprese e si concretizza principalmente in un bonus di 200 euro per i detentori di Isee fino a 25 mila euro. Per coloro al di sotto della soglia di 9530 euro (o 20 mila euro con figli a carico), il nuovo bonus si aggiunge al bonus sociale bollette, arrivando in questo caso a superare i 400 euro. I destinatari di bonus sociale riceveranno l’aiuto già a partire da aprile, mentre per tutti gli altri sarà sufficiente richiedere l’attestazione Isee e la procedura avverrà in maniera automatica: a partire da giugno 2025 e nell’arco di tre mesi verrà erogato il bonus.
Il nuovo provvedimento introduce anche la possibilità per i più vulnerabili di accedere al mercato tutelato fino al 2027. Avranno diritto a questa possibilità gli over 75, le persone con disabilità e coloro che rientrano in categorie economiche precarie. È prevista inoltre l’estensione delle misure alle strutture sanitarie e sociosanitarie convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale e alle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Un’altra disposizione del ddl ora diventato legge è lo stop al pignoramento degli immobili per debiti condominiali inferiori ai 5000 euro e la semplificazione del quadro autorizzativo per gli impianti da fonti rinnovabili e sistemi di accumulo. Per le imprese arriveranno anche 600 milioni destinati al fondo per la transizione energetica nel settore industriale e il rifinanziamento del fondo per gli impianti sportivi energivori, con 10 milioni aggiuntivi.
Il decreto bollette cerca di attenuare i costi dell’energia schizzati alle stelle dall’inizio della guerra in Ucraina e nello specifico a causa del progressivo abbandono del gas russo da parte dei paesi europei come opera di ritorsione. La decisione ha avuto una ricaduta diretta sui consumatori europei che nel corso degli anni sono passati dal pagare 54.05 € Mgw/h nel gennaio 2021 a 151.38 € Mgw/h nel gennaio 2025. Ad incrementare i costi dell’energia ha contribuito, più recentemente, la decisione di Kiev di non rinnovare gli accordi con le russe Gazprom e Naftogaz scaduti nel dicembre 2024 per il transito del gas di Mosca verso l’Ue attraverso i metanodotti in Ucraina. La scelta unilaterale ucraina ha costretto i leader europei alla ricerca di fornitori alternativi ed ha portato all’aumento generale dei costi delle bollette.
“Questo decreto interviene con risorse importanti, circa 3 miliardi, per sostenere famiglie e imprese e, allo stesso tempo, introduce misure strutturali per rinnovare ed efficiente il sistema energetico italiano“, ha commentato il senatore e vicecapogruppo di FdI al Senato, Roberto Russo. Dall’opposizione non sono mancate le critiche. “Annunci tanti e nessuna risposta, come al solito con il governo“, ha detto la senatrice M5s Gabriella di Girolamo, dal Pd Nicola Irto invece ha dichiarato: “Un decreto legge spot, dal sapore elettorale, arrivato in ritardo“.
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