Manca poco alla nascita ufficiale del Distretto del Cibo di Udine.
La Giunta comunale ha approvato in settimana l’ultimo atto propedeutico alla nascita ufficiale del Distretto del Cibo di Udine, un’iniziativa strategica che si propone di valorizzare in chiave economica, sociale e culturale l’intero comparto agroalimentare del territorio udinese.
All’approvazione in giunta seguirà la presentazione in Commissione Bilancio, in attesa dell’approvazione definitiva in Consiglio Comunale. Successivamente si potrà procedere alla costituzione formale del consorzio che gestirà il Distretto, insieme ai comuni del territorio contermine e alle aziende che hanno già aderito con entusiasmo al progetto. Fino ad ora sedici comuni (Basiliano, Buttrio, Campoformido, Codroipo, Cervignano, Mariano, Mereto, Mortegliano, Pasian di Prato, Povoletto, Pradamano, Reana del Rojale, Ruda, Stregna, Talmassons, e Tavagnacco) e tredici aziende del territorio contermine (entro 20 km da Udine) hanno sottoscritto la partecipazione. E altri municipi hanno manifestato interesse all’adesione nel prossimo futuro.
Sarà il primo riconosciuto ufficialmente in Friuli Venezia Giulia.
Si tratta di un traguardo di grande rilevanza: il Distretto del Cibo udinese, progetto partito simbolicamente durante la scorsa edizione di Friuli Doc, sarà il primo riconosciuto ufficialmente in Friuli Venezia Giulia, colmando un vuoto regionale e allineando il nostro territorio a quanto già avviene in altre aree del Paese, come il Veneto, che ne conta ben otto. Insieme al Friuli Venezia Giulia, l’unica regione a non aver ancora istituito un distretto del cibo era l’Umbria.
Il Distretto rappresenta una vera e propria infrastruttura immateriale a sostegno dello sviluppo locale, commenta l’amministrazione attraverso le parole del Vicesindaco e assessore al commercio e attività produttive Alessandro Venanzi. Si tratta di uno strumento attraverso il quale l’obiettivo è accedere a fondi regionali, nazionali ed europei, legati alla valorizzazione delle filiere produttive basate sull’uso di materie prime locali, che dalle nostre parti sono di grandissima qualità. Udine intende svolgere così un ruolo nevralgico a favore del territorio circostante, e farsi promotrice di un’intensa interlocuzione con i comuni contermini. Creare un’economia territoriale più forte, più coesa e soprattutto più circolare, in cui i benefici siano condivisi tra aziende, amministrazioni e cittadini.
Il Distretto del Cibo non sarà solo un’opportunità economica, ma anche un volano per il rilancio identitario del territorio. Valorizzare le eccellenze agroalimentari del territorio udinese e friulano – dalla filiera corta ai prodotti a denominazione, dalle piccole realtà artigianali alle imprese più strutturate – significa anche rafforzare il legame tra le comunità e i loro saperi, puntando su qualità, sostenibilità e cooperazione.
La creazione del consorzio darà ufficialmente avvio alla gestione operativa del Distretto, che nei prossimi mesi si doterà di un piano di azione condiviso con tutti i soggetti aderenti. Udine si candida così a diventare un punto di riferimento per l’intera regione, valorizzando la propria unicità e la propria vocazione alla promozione delle produzioni locali, in un’ottica di sviluppo integrato e innovativo.
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