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L’innovazione che contraddistingue il Made in Italy: l’esempio di Cosberg


Terno d’Isola. Una visita speciale con una guida d’eccezione. Il Cavaliere del Lavoro e fondatore di Cosberg S.p.aGianluigi Viscardi, ha accolto e condotto diversi gruppi di visitatori all’interno degli uffici e dei reparti produttivi, con la possibilità di vedere impianti e robot in azione. 

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In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Cosberg ha accolto quasi cento persone nella sua sede di Terno d’Isola per un evento a porte aperte, un percorso tra storia e futuro dell’azienda.

Tecnici, studenti e cittadini hanno potuto scoprire da vicino il lavoro di una delle realtà più solide del panorama manifatturiero bergamasco, nella giornata di giovedì 17 aprile. Fondata nel 1982, Cosberg progetta e realizza impianti di assemblaggio automatizzati su misura, incarnando valori di unicità, competenza e creatività che definiscono il Made in Italy nel mondo. 

L’azienda attraversa un periodo di cambiamento in cui tradizione e innovazione si incontrano e si incarnano nelle figure del Cavalier Viscardi e di suo figlio Michele, che da due anni ha preso le redini dell’azienda diventandone Ceo: “Noi facciamo macchine speciali, quindi il nostro vero patrimonio sono le persone, che generano nuove idee e soluzioni tutti i giorni. In pratica, vendiamo idee“.

“Per un’azienda come la nostra – spiega Michele Viscardi – la vera sfida è fare in modo che il know-how non sia vincolato alle persone. Abbiamo costruito un sistema per tutelare la ‘conoscenza’ che ogni giorno viene generata, per mantenere questo prezioso patrimonio in azienda e innescare un circolo virtuoso tra le persone, che rivestono un ruolo centrale per noi”.

 

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“Attualmente – continua l’amministratore delegato di Cosberg – facciamo 20 milioni di fatturato, siamo in cento persone e abbiamo un export del 60%. Due anni fa c’è stato il passaggio di testimone, dalla prima generazione alla seconda. Ora in azienda i soci siamo io e mio fratello Paolo e la nostra volontà è quella di creare un gruppo ancora più grande a livello di numeri e competenze. Rispetto ai nostri competitor esteri, siamo un po’ ‘piccoli’, ma nel nostro settore non è necessario essere un colosso: dobbiamo raggiungere la giusta dimensione per competere con il mercato e usare ancora meglio la carta del Made in Italy. La capacità di innovare, il problem solving, la qualità del prodotto che riescono a creare gli italiani difficilmente si trova in giro per il mondo”.

 

 

Viscardi conclude con uno sguardo al futuro dell’azienda: “Dove vogliamo arrivare? A ulteriori sviluppi sia nell’organizzazione aziendale, per renderla scalabile e poterla esportare e replicare facilmente, sia sul fronte delle macchine, per renderle ancora più intelligenti e facili da usare, per sopperire alla difficoltà delle aziende di trovare tecnici. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di cambiare il nostro modello di business: non più solo vendere macchine, ma essere tra i primi a noleggiarle, nonostante siano impianti customizzati. Siamo pronti per farlo e lo stiamo proponendo alla nostra clientela”.

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