MELONI ACCOGLIE IL VICE PRESIDENTE USA VANCE, PER LA CASA BIANCA ROMA E WASHINGTON SONO “PARTNER ORGOGLIOSI”: MA RESTA APERTO IL DOSSIER SUI DAZI CON L’EUROPA. Ieri a Washington con il presidente Trump, oggi a Roma con il vice Vance. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontra nello spazio di poche ore i vertici della Casa Bianca. Grande flop o avvio di un dialogo costruttivo? Secondo la Cnn, “Trump trova un’anima affine in Europa: Giorgia Meloni”. Meloni ha utilizzato parole-chiave per compiacere il capo della Casa Bianca con “un chiaro tentativo di distinguersi fin da subito da altri leader europei ricevuti nello stesso ufficio negli ultimi due mesi”. Significativa la dichiarazione congiunta sulle aziende big tech: “Abbiamo concordato sulla necessità di un ambiente non discriminatorio in termini di tassazione dei servizi digitali per favorire gli investimenti da parte di aziende tecnologiche all’avanguardia”. Trump aveva lamentato una tassazione “eccessiva” in Europa. Oggi Vance ha confermato a Meloni un ruolo di mediatrice sui dazi con l’Europa – Meloni ha poi avuto una telefonata riepilogativa con la presidente Ue Von der Leyen definita “positiva” nei contenuti – così come nel dialogo per giungere a una tregua in Ucraina. Restano però le richieste americane, come aumentare le spese nel settore militare. Per il deputato Pd, Piero De Luca “il viaggio della premier per incontrare Trump è stato completamente inutile” sottolineando come la premier si sia “impegnata ad aumentare l’acquisto italiano di gas liquido dagli Usa, spendendo il 50% in più di quello comprato da altri Stati, e poi a realizzare 10 miliardi di investimenti di imprese italiane in Usa”. Sul Fatto di domani leggerete la cronaca della visita di Vance a Roma e le novità sul fronte dei dazi: a Washington il presidente Trump sta pensando a come sbarazzarsi di Powell, responsabile della Banca centrale, che ha criticato la sua politica sulle tariffe.
GUERRA RUSSIA-UCRAINA, IL CREMLINO METTE FINE ALLA PAUSA DEI RAID SUI SITI ENERGETICI. RUBIO (USA): “SE NON È POSSIBILE PORRE FINE AL CONFLITTO, ANDREMO AVANTI”. BLOOMBERG: “WASHINGTON VUOLE ALLENTARE LE SANZIONI A MOSCA E LASCIARLE I TERRITORI OCCUPATI”. I negoziati tra gli Usa e la Russia per un cessate il fuoco in Ucraina sono “complicati”. Mosca non ha fretta di siglare un cessate-il-fuoco e a confermarlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che a distanza risponde alle sollecitazioni americane su una pace in tempi brevi: “La parte russa si sta impegnando per risolvere questo conflitto, per tutelare i propri interessi ed è aperta al dialogo”, tuttavia non è previsto a breve un incontro tra Trump e Putin. “Se non è possibile porre fine alla guerra in Ucraina, dovremo andare avanti”, dice il segretario di Stato americano, Marco Rubio ai giornalisti prima di ripartire da Parigi, dove ha incontrato rappresentanti europei e di Kiev. “Non è la nostra guerra. Ora stiamo raggiungendo un punto in cui dobbiamo decidere e determinare se questo è possibile o meno”. Bloomberg anticipa che nella proposta americana agli alleati, c’è l’ipotesi di allentare le sanzioni verso Mosca, una volta raggiunta la tregua così come quella lasciarle i territori attualmente sotto il suo controllo. Il conflitto intanto prosegue. Il Cremlino fa sapere che l’ordine del presidente Putin alle forze armate di non colpire i siti energetici in Ucraina, è “scaduto”. Putin aveva concordato con Trump una sospensione di trenta giorni. Il presidente ucraino Zelensky denuncia di aver subito l’ennesimo raid: “Un attacco missilistico su Kharkiv. Circa 70 persone sono rimaste ferite, tra cui cinque bambini”. Sul giornale di domani troverete le ultime notizie sul conflitto nell’Est.
FUNIVIA DEL FAITO, SI INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO PLURIMO E DISASTRO COLPOSO. Il Procuratore di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, insieme con l’aggiunto Giovanni Cilenti e dal sostituto Giuliano Schioppi, s’è recato di persona stamattina sul luogo in cui, ieri intorno alle 15,30, è precipitata la cabina della funivia del Monte Faito. Quattro le vittime: oltre al macchinista, hanno perso la vita una coppia di inglesi e una turista israeliana di 25 anni, il cui fratello è invece ricoverato in gravi condizioni. La cabina è stata ritrovata a metà del percorso che collega Castellammare di Stabia e il Monte Faito, tra il secondo e il terzo pilone. I reati ipotizzati al momento sono di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Gli inquirenti, che hanno sequestrato l’impianto e disposto le autopsie delle vittime, dovranno far luce anche sulla manutenzione. “Nei mesi precedenti all’apertura sono state effettuate tutte le prove previste dalla normativa” ha scritto sui social Umberto De Gregorio, presidente di Eav, l’azienda che gestisce la Funivia del Faito. De Gregorio ha anche ribadito quanto affermato ieri, e cioè che non esisterebbe alcuna relazione tra le avverse condizioni meteo e il crollo: “C’è un sistema automatico. Quando il vento supera un certo livello, la funivia si blocca automaticamente”. Per le indagini, come vedremo sul Fatto di domani, sarà importante capire anche se la cabina è crollata all’istante o se e quanti minuti sono trascorsi. Dalle immagini di una telecamera, acquisite agli atti dell’inchiesta, si vede la cabina che torna indietro, mentre ondeggia vorticosamente prima di sparire nella nebbia.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Maltempo, in Veneto si apre una voragine in strada: morti padre e figlio. Non si placa l’ondata di maltempo che da ieri imperversa al nord. Un’auto è precipitata in una voragine formatasi sul ponte di Valdagno (Vicenza), ed è finita nel torrente Agno. All’interno, padre e figlio che hanno perso la vita. Stavano aiutando la protezione civile. Alcuni comuni sono isolati in Toscana ed è scattata l’allerta rossa nelle pianure di Parma e Piacenza per la piena del Po. “Questo governo dovrebbe eleggere come prioritaria la spesa per la messa in sicurezza e la lotta al dissesto idrogeologico”, ha dichiarato il governatore veneto Zaia.
Femminicidio nel barese, ammazza la moglie poi chiama i carabinieri. Un uomo di 75 anni ha ucciso a colpi di forbici la consorte, poco più giovane di lui, poi si è autodenunciato con una telefonata ai carabinieri. È accaduto stamane a Mariotto, frazione di Bitonto, a pochi chilometri da Bari. Secondo una prima ricostruzione, l’assassino avrebbe tentato di uccidersi: i carabinieri lo hanno trovato barricato in bagno.
Prato, ancora violenza nella comunità cinese: donna in fin di vita dopo una rapina. La vittima ha 46 anni ed è ricoverata in gravi condizioni. Secondo le prime indagini della procura di Prato, un cinese ha sequestrato la donna, cercando di farle trasferire via web una somma di 10.000 euro, sparandole poi in testa. La malcapitata, che è stata operata d’urgenza, era impiegata nel locale Number One, già teatro il 6 luglio 2024 di un tentato omicidio, inquadrato nella guerra tra clan cinesi per il controllo delle attività economiche.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link