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“Imprese sperimentino il FIR digitale”




Già disponibili servizi di supporto e API per i test sul formulario rifiuti digitale, che diventerà operativo a partire dal 13 febbraio 2026. Il presidente dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali Daniele Gizzi: “Dopo l’adeguamento dei registri ora le imprese si dedichino al FIR digitale”


Imprese e software house hanno meno di un anno di tempo per prendere dimestichezza con la versione demo del nuovo formulario rifiuti digitale, e arrivare preparate all’appuntamento con la data fatidica del 13 febbraio 2026. Mentre si attende l’apertura del secondo scaglione di iscrizioni, dedicato ai produttori iniziali di rifiuti tra i 10 e i 50 dipendenti, continua il percorso verso la piena operatività del nuovo sistema informatico di tracciabilità RENTRI. Dopo il debutto del registro digitale per i primi soggetti iscritti – non senza fibrillazioni per imprese, consulenti e software house – prosegue il countdown verso il passaggio dal cartaceo al digitale per il documento cardine della tracciabilità, il FIR.

Una transizione che, come è stato per il registro di carico e scarico (digitale dal 13 febbraio scorso per tutti i soggetti iscritti al RENTRI) è già presidiata, sul piano tecnico, dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali. “In qualità di supporto tecnico operativo RENTRI – spiega il presidente Daniele Gizzi – l’Albo ha ricevuto dal MASE a inizio 2024 un mandato ben preciso: avviare una campagna di formazione e informazione dell’utenza, aprire un’area demo e consentire i test per la trasmissione dei FIR digitali“.

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L’invito è a capitalizzare il tempo che resta da qui al prossimo febbraio. “Come immaginabile – chiarisce Gizzi – imprese e software house sono state impegnate sino alle settimane scorse nell’adeguamento dei gestionali per i registri e quindi l’utilizzo dell’ambiente demo è stato limitato. Adesso che le attività sui registri sono consolidate – aggiunge – è necessario dedicarsi al FIR digitale”.

Gli strumenti a disposizione dei soggetti interessati, sia sul fronte delle imprese iscritte che su quello dello sviluppo dei servizi di interoperabilità, sono già a disposizione. “In area demo, sin da maggio 2024, sono disponibili sia i servizi di supporto per la gestione del FIR digitale che le API che consentono alle software house e alle imprese di sperimentare il FIR digitale utilizzando i propri gestionali – aggiunge Gizzi – inoltre da gennaio 2025 è scaricabile gratuitamente l’app in mobilità RENTRI FIR Digitale, disponibile sugli store Google Play e Apple Store“.

Nelle prossime settimane la cassetta degli attrezzi verso la piena operatività del nuovo formulario si arricchirà di nuovi strumenti. L’obiettivo è tenere vivo lo spirito di cooperazione che ha caratterizzato la prima fase di sperimentazione delle funzionalità dei registri digitali. “In accordo con il Ministero – chiarisce Gizzi – intendiamo avviare un percorso collaborativo dapprima rivolto alle associazioni di categoria e produttori di software per riepilogare lo stato dell’arte e presentare scenari operativi possibili. A questo dovrà accompagnarsi sia una interazione a livello tecnico che un ciclo formativo rivolto agli operatori”.





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