Come da attese, la banca centrale taglia per la settima volta da giugno scorso i tassi di interesse per l’Eurozona. Il riferimento scende al 2,4%, 25 punti base in meno rispetto a marzo, minimo da novembre del 2022. Il board della BCE motiva la scelta con le tante conferme arrivate in queste settimane dai dati macro sul fatto che l’inflazione continua il suo percorso di ritorno verso il target (inizio 2026): sia l’inflazione generale che la componente core rallentano; scende l’inflazione sui servizi; la crescita dei salari si fa più moderata; le imprese non stanno passando ai consumatori i maggiori costi di produzione. Altro punto interessante: nel comunicato non c’è più l’indicazione sul mantenimento di una politica monetaria restrittiva, questo potrebbe indicare che la politica monetaria è arrivata in una zona di neutralità e che ulteriori interventi potrebbero essere necessari solo per sostenere l’economia. Il board ricorda comunque che non mancano i rischi, e la principale fonte di tali rischi sono i dazi USA che stanno indebolendo la fiducia degli operatori e rendendo meno confortevoli la condizione finanziaria globale. Nessuna indicazione sulle prossime mosse, l’atteggiamento rimane data driven.
Australia, sale l’occupazione nel mese di marzo.
Nel mese di marzo l’economia australiana ha creato 32,2 mila posti di lavoro, in controtendenza rispetto al mese precedente ma sotto le attese del mercato. In crescita sia i contratti a tempo pieno che quelli a tempo parziale. Il tasso di disoccupazione sale al 4,1%, un decimo in meno delle attese ed uno in più rispetto a febbraio. Rialzo di un decimo anche per il tasso di partecipazione che sale al 66,8%, massimo a quattro mesi.
Germania, prezzi alla produzione in calo anche a marzo.
A marzo i prezzi alla produzione in Germania sono scesi per il quarto mese consecutivo, registrando un -0,7% su base mensile che è il minimo da dicembre del 2023; sei decimi oltre le attese del mercato. Su base annua si registra il primo mese di deflazione dall’ottobre scorso: -0,2% contro attese di +0,4%. Si fa sentire in particolare il calo della componente energia, al netto di questa voce la variazione risale al +1,4%.
Stati uniti, nuovi cantieri residenziali a marzo.
Netto calo dei nuovi cantieri residenziali nel mese di marzo. Il tasso di crescita annualizzato scende a 1,324 milioni, quasi 200 mila in meno del mese precedente e ben al di sotto delle attese. In termini percentuali si tratta di un calo dell’11,9%. Nello stesso periodo i permessi edilizi sono saliti dell’1,6%, primo rialzo dal novembre dello scorso anno
Stati Uniti, mercato del lavoro.
Numeri ancora stabili per il mercato del lavoro statunitense. La scorsa settimana i nuovi sussidi di disoccupazione sono stati 215 mila, minimo da inizio febbraio e sotto le attese del mercato. I sussidi continuativi salgono a 1,884 milioni, leggermente sopra le attese.
Stati Uniti, indice Philly Fed torna negativo ad aprile.
Nel mese di aprile il Philly Fed torna in zona negativa per la prima volta dal dicembre scorso. L’indicatore dell’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia scende a -26,4 punti, ben al di sotto delle attese e minimo da aprile del 2023. Si tratta del peggior calo mensile da febbraio del 2020. In calo le componenti relative a ordini, spedizioni, occupazione e investimenti. In rialzo, invece, le componenti relative ai prezzi. Quelli pagati dalle imprese salgono ai massimi dal 2022, mentre la componente relativa i prezzi di vendita tocca i massimi da inizio 2023.
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