Definite le regole per accedere al nuovo ruolo di certificatore del TCF, riservato a commercialisti e avvocati. Previsto un percorso formativo di almeno 80 ore, articolato in tre moduli, salvo esenzioni per chi possiede requisiti professionali o accademici specifici. Una misura che rafforza trasparenza e controllo nel rapporto fisco-imprese.
Con la firma di un protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 11 aprile tra il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, il Consiglio Nazionale Forense, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate, sono stati formalmente definiti i criteri, i requisiti e le modalità per il rilascio dell’attestazione di “certificatore del TCF” del sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (Tax Control Framework – TCF) così come previsto dal Regolamento12 novembre 2024 n. 212.
In linea con quanto atteso dal quadro normativo, tale funzione è riservata esclusivamente ai professionisti, regolarmente iscritti, rispettivamente, alla sezione A dell’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e agli avvocati agli albi forensi.
Appare quindi che solo due professioni possano esercitare tale funzione di garanzia.
L’elenco dei soggetti abilitati sarà predisposto e aggiornato, ciascuno per la propria competenza, dai rispettivi Consigli Nazionali e comunicato all’Agenzia delle Entrate.
Il percorso formativo obbligatorio per diventare certificatore del TCF
L’accesso all’elenco dei certificatori è subordinato alla partecipazione a un percorso formativo, articolato in tre moduli, per una durata complessiva non inferiore a 80 ore. Le aree disciplinari oggetto di approfondimento includono:
- Sistemi di controllo interno e gestione dei rischi, che dovranno coprire almeno il 50% del monte ore complessivo;
- Principi contabili;
- Diritto tributario.
Il protocollo di intesa prevede che, al termine della formazione, i candidati si sottopongano ad un Test di valutazione, con validazione finale da parte del Consiglio Nazionale di appartenenza.
Le modalità di svolgimento dei corsi di formazione e dei conseguenti test di verifica delle competenze acquisite sono definite dai Consigli nazionali di concerto col il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Agenzia delle Entrate.
Esenzioni dal percorso formativo e/o dal test di valutazione
Il protocollo contempla una serie di esoneri totali o parziali, riconosciuti a specifiche categorie di professionisti, in ragione delle esperienze maturate o dei titoli accademici conseguiti. In particolare, sono esonerati sia dalla frequenza che dalla prova di valutazione i professionisti che abbiamo conseguito i requisiti identificati nella tabella a seguire.
Tabella dei Requisiti Professionali/Accademici e Anni di Esperienza/Iscrizione
Esemplifichiamo quali sono le caratteristiche professionali per diventare certificatore del Tax control framework
Requisiti professionali o accademici |
Anni di iscrizione ed esperienza richiesti |
Tipologia di esonero |
Professionisti con incarichi formali di progettazione e sviluppo di sistemi di controllo interno del rischio fiscale validati dall’Agenzia delle Entrate, o responsabili del rischio fiscale in imprese in adempimento collaborativo |
Prerequisito 5 anni di anzianità di iscrizione + 5 anni di esperienza |
Totale
|
Componenti di organismi di vigilanza, comitati endoconsiliari analoghi o ruoli di Audit aziendale in imprese in regime collaborativo, iscritti alla sezione A dell’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili o all’albo degli avvocati |
Prerequisito 5 anni di anzianità di iscrizione + 2 anni di esperienza |
Totale |
Professori universitari di ruolo (I e II fascia) nei settori economico aziendali (settore disciplinare ECON-06/A ex SECS-P07) o di diritto tributario (settore disciplinare IUS/12), iscritti alla sezione A dell’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili o all’albo degli avvocati |
Prerequisito 5 anni di anzianità di iscrizione |
Totale |
Professori universitari (I e II fascia) abilitati all’insegnamento e ricercatori a tempo determinato (di tipo A e di tipo B) nelle discipline economico aziendali (settore scientifico-disciplinare: ECON-06/A ex SECS-P07) o di diritto tributario (settore scientifico-disciplinare: IUS 12), iscritti alla sezione A dell’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili o all’albo degli avvocati, limitatamente al modulo o ai moduli relativi all’ambito disciplinare di conseguimento dei predetti titoli |
Prerequisito 5 anni di anzianità di iscrizione |
Parziale |
Professionisti della sezione A dell’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili o dell’Albo degli avvocati iscritti al Registro dei revisori legali (D.lgs. n. 39/2010) sono esonerati limitatamente al modulo sui principi contabili |
Prerequisito 5 anni di anzianità di iscrizione |
Parziale |
Professionisti della sezione A dell’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili o dell’Albo degli avvocati che abbiano conseguito il titolo di dottore di ricerca o un Master universitario di II livello sono esonerati limitatamente al modulo o ai moduli relativi all’ambito disciplinare di conseguimento dei predetti titoli e competenze professionali |
Prerequisito 5 anni di anzianità di iscrizione |
Parziale |
Professionisti che abbiano ricoperto ruoli di responsabile fiscale, componente di comitati di vigilanza o funzioni di controllo di II livello (Tax Risk Manager) in imprese di grandi dimensioni |
Prerequisito 5 anni di anzianità di iscrizione + 2 anni di esperienza
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Parziale
|
L’elenco degli iscritti è predisposto dai rispettivi Consigli nazionali di competenza e reso pubblico sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate, suddiviso in due sezioni, rispettivamente, per gli iscritti alla sezione A dell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e per gli avvocati.
Le considerazioni istituzionali
Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio, ha sottolineato come l’attuazione di questo protocollo rappresenti “la certificazione della fiducia riposta dal legislatore nelle competenze delle nostre due professioni” in un momento cruciale per la valorizzazione del ruolo dei dottori commercialisti ed esperti contabili congiuntamente agli avvocati nel sistema economico italiano (cfr. qui comunicato stampa Commercialisti sui certificatori del TCF).
In termini analoghi si è espresso il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Francesco Greco, evidenziando il valore dell’accordo come strumento di rafforzamento del regime di adempimento collaborativo e come riconoscimento del ruolo centrale delle professioni ordinistiche nella tutela dell’equilibrio tra Stato, imprese e cittadini.
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Fabio Sartori
Mercoledì 16 Aprile 2025
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